Resoconto assemblea XIX municipio su ciclabile Monte Mario

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  1. andrea.san
     
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    L’assemblea è iniziata intorno alle ore 17.30, presenti circa 100 persone. Volantinaggio esterno da parte dei ragazzi della ciclofficina ex lavanderia che poi sono anche intervenuti nel dibattito.
    Erano presenti il presidente del XIX Municipio Milioni, il vice presidente, gli assessori del XIX Municipio alle Opere Pubbliche e al Commercio e vari consiglieri del Municipio, sia della maggioranza che dell’opposizione.
    Erano inoltre presenti il consigliere comunale Federico Guidi, presidente della Commissione bilancio del Comune di Roma, l’Ing. Patrizia Boi di RFI e un geometra di RFI (RFI è incaricata dell’esecuzione del progetto)

    Il presidente Milioni ha spiegato che lo scopo dell’assemblea era quello di ascoltare le preoccupazioni che sono state manifestate da molti cittadini riguardo alla ripresa dei lavori per il completamento dell’opera, ha affermato che in questa fase i lavori prevedono la realizzazione di due tronconi, il primo da Santa Maria della Pietà all’ospedale Gemelli, il secondo nel tratto della Balduina per arrivare fino a Monte Ciocci.
    Il progetto prevede la realizzazione di un percorso attrezzato ciclopedonale con realizzazione di 3 aree giochi per bambini, percorsi ginnici, stazioni antincendio e aree di sosta, l’istallazione di rastrelliere per il parcheggio delle biciclette e realizzazione di zone verdi con piantumazioni ad alto e basso fusto. La realizzazione dell’opera è affidata ai tecnici della RFI, il gestore della infrastruttura ferroviaria italiana.

    E’ intervenuto anche il consigliere Guidi ricordando che si arriva adesso al completamento di quest’opera prevista da un progetto del 2000 e finanziata con i fondi del Giubileo. A disposizione ci sono al momento 6 milioni di euro per la realizzazione di un parco lineare di 5km con pista ciclabile. L’idea è quella di estendere il percorso fino a San Pietro e possibilmente al Gianicolo in direzione centro e continuare il percorso verso la periferia seguendo il tracciato della ferrovia Roma-Cesano.
    Il progetto vede come appaltante Roma Capitale e come esecutore dei lavori RFI.

    E’ emersa da parte dell’esponente del Comune la volontà di “mettere in sicurezza” l’opera mediante la realizzazione di impianto di illuminazione, vigilanza e installazione di cancelli con previsione di orari di apertura e chiusura della struttura, ma al momento i fondi a disposizione non prevedono la realizzazione dell’impianto di illuminazione, sarà necessario trovarli in bilancio comunale.

    I dubbi e le lamentele riguardanti la realizzazione dell’opera sono emersi soprattutto dagli interventi dei residenti lungo il tratto Torrevecchia-Pineta Sacchetti (il tratto dove la ferrovia attualmente passa su percorso interrato e coperto) che lamentano i rischi di intrusioni nelle case a causa dell’innalzamento del livello della pista ciclabile quasi fino al livello delle loro proprietà (attualmente ci sono muri di separazione dalla copertura della ferrovia con dislivelli più marcati e recinzioni), paura che la pista stessa possa poi essere abbandonata all’incuria e divenire luogo di ricovero per persone senza fissa dimora. Gli stessi cittadini nutrono dubbi sull’organizzazione di un servizio di vigilanza e sul funzionamento dei cancelli di accesso all’opera.

    Ho potuto prendere la parola e ho cercato di far riflettere l’assemblea, il consigliere Guidi e il presidente Milioni sull’importanza che questo progetto potrà avere nello sviluppo di una vera mobilità alternativa all’automobile con l’opportunità di sfruttare una direttrice centro-periferia di grande valore. Credo che il concentrarsi sul concetto di “messa in sicurezza” con installazione di cancelli a chiusura oraria e recinzioni non permetta l’utilizzo della pista ciclabile per chi la sceglierà per andare al lavoro tutti i giorni e rischia di relegarla al ruolo di pista ciclabile per le passeggiate della domenica mattina. Ben vengano le passeggiate che invogliano grandi e piccoli all’uso di un mezzo ecologico, ma non lasciamoci sfuggire l’occasione per aggiungere chilometri fondamentali alla rete ciclabile che è ancora così scarsa.
    Il mio intervento ha raccolto molti consensi, ma anche le reazioni non simpatiche dei residenti lungo il percorso, la strada da percorrere è ancora lunga.

    L’assemblea è terminata alle ore 19.30 circa, ma il 10 maggio alle ore 18.30 presso il centro anziani di Piazza Mazzaresi si svolgerà la presentazione ufficiale del progetto del parco ciclopedonale. Spero di poter partecipare anche in quell’occasione.
    Sarà comunque organizzato un tavolo di concertazione per la realizzazione dell’opera e per l’apporto di eventuali varianti.
     
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  2. less82
     
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    Grazie Andrea! :applauso: Hanno parlato anche di tempi di realizzazione?
    Il 10 maggio certamente ci sarò anche io.
    Ciao ciao
     
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  3. andrea.san
     
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    Il progetto prevede il termine dei lavori nel 2012, limitatamente ai due tronconi Santa Maria della pietà-Monte Mario e Balduina.
    Credo che sulle tempistiche saranno più precisi il 10.
    Ciao
     
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    e daje che se parte!!!

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    grande. ottima relazione ed intervento.
     
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    qui fut tout, et qui ne fut rien

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    :applauso:

    ora chi è di zona deve insistere, più sarete e più sarete credibili, magari al prossimo incontro portatevi una copia della guida bike to work per far capire che non si parla solo di passeggiare ma di strumenti utili per la mobilità!
    Mi spiace di essere troppo fuori zona per partecipare.

    marco
     
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  6. stefanohead
     
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    CITAZIONE (andrea.san @ 6/5/2011, 10:53) 
    Il progetto prevede il termine dei lavori nel 2012, limitatamente ai due tronconi Santa Maria della pietà-Monte Mario e Balduina.
    Credo che sulle tempistiche saranno più precisi il 10.
    Ciao

    Grande lavoro Andrea!
    E ottimo verbale, molto chiaro!
    Ciao
    :stefanohead:
     
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  7. senzanome70
     
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    salve...

    scusate l'intromissione ma vi ho trovato su internet. ieri c'ero anche io alla riunione perché abito su torrevecchia. c'ero perché sono una ciclista, una che si muove in bici quando può.

    andrea.san, tu sei quello che era seduto in prima fila, vestito diciamo elegante?
    se sei tu ti ho applaudito un bel po'... però ero in fondo fondo seduta sul tavolo, i miei vicini se ne sono accorti però che applaudivo l'intervento.
    a parte te, se sei tu, e l'altra persona della ciclofficina nessuno ha detto nulla appunto sulla positività del progetto riguardo alla mobilità, al fatto che i ciclisti di zona finalmente si potrebbero muovere in sicurezza, arrivare in centro così, che potrebbe addirittura diminuire il traffico, perché no.

    io sono rimasta sconcertata dall'ignoranza totale.
    I frontisti su alcune cose hanno ragione, legittime paure, specialmente per quel che riguarda secondo me la sicurezza della galleria sottostante e la successiva manutenzione.
    Ma per il resto hanno detto delle cose allucinanti. C'è stato persino chi ha proposto di mettere gli alberi in mezzo alla pista per evitare che i ladri li utilizzassero per rubare.
    Roba da pazzi. Dire che la gente è preoccupata solo del proprio orticello è dire poco.
    ma neanche dell'orticello sono preoccupati, perché pure il verde dà loro fastidio, danno loro fastidio i bambini che giocando a palla potrebbero far rallentare le automobili nelle vie vicine...
    Mah... io sono sconcertata dallla mancanza di coscienza civica.
    Pare che una pista ciclopedonale si faccia perché sono tutti pazzi.

    Poi, secondo me è assurdo fare una pista ciclabile chiusa a chiave!!!!!!
    se non fosse una tragedia, farebbe ridere.
    ci saranno cancelli con lucchetti, Alcatraz!
    Non è difficile da comprendere secondo me che più gente in bici o a piedi ci passa e meno pericolo c'è.
    E' proprio chiudendola che facciamo il parchetto per i vagabondi. Mah...

    E l'impatto ambientale? e l'inquinamento? e le stazioni delle ferrovie come nodi di scambio?
    A parte te nessuno ha detto nulla.
    Pare che si costruisca un parco giochi e basta.

    Che poi, fosse pure solo un parco giochi nel verde, ma non sarebbe una cosa carina per il quarteire?
    possibile che si pensi solo ai ladri e basta????????????

    scusate lo sfogo.
    sono nata e cresciuta a torrevecchia, sono 40 anni che sto qui, ci tengo al mio quartiere ed è assurdo che non abbia una pista ciclabile.
     
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  8. andrea.san
     
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    Quello in prima fila ero io. Grazie per avermi dato dell'elegante, sei molto gentile.
    Si, sono rimasto colpito anche io dalla reazione di molte persone, ma me l'aspettavo e in qualche modo cerco di vedere comunque il lato positivo della cosa.
    Non ci dimentichiamo che quella gente fino a 15 anni fa aveva una ferrovia sporca, rumorosa e anche con i treni diesel che sferragliavano sotto le finestre di casa. Qualcuno è ancora traumatizzato, qualcuno ha paura dei cambiamenti, molti non si fidano. Anche io credo che sia assurdo pensare di regolamentare l'utilizzo della ciclabile e personalmente, dopo aver atteso tanti anni, mi piacerebbe vederla costruire e poterla usare tutti i giorni per andare al lavoro in sicurezza.
    Molti non capiscono che il vero pericolo è nascosto negli spazi chiusi, vietati, inaccessibili, e che al contrario, la costruzione di un luogo da vivere come un parco lineare, valorizzerà il quartiere e darà più decoro e sicurezza.
    Per questo avevo parlato dell'effetto "Striscia di Gaza" che si andrebbe a creare con la chiusura.
    Secondo me la strategia da perseguire è quella di accettare per ora che queste persone vengano rassicurate, che gli si dia l'illusione che avranno ordine e sicurezza che cala dall'alto dimuna recinzione o di un cancello chiuso.
    In realtà sono convinto che se l'opera verrà portata a termine in molti si renderanno conto che i cancelli non serviranno, se noi utilizzeremo la pista in massa, portando i nostri bambini, muovendoci per andare al lavoro o a scuola tutti si accorgeranno dei vantaggi di avere questo parco a portata di mano.
    Perciò andiamo alle riunioni, facciamoci sentire e rispettare, ma non impediamo che questa pista venga portata a termine.

    Andrea
     
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    qui fut tout, et qui ne fut rien

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    il resoconto di Luca Conti dal Blog Rotazioni:
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    "Parco lineare e mobilità debole nel Municipio 19
    Ieri, in un'affollato consiglio municipale aperto, alla presenza del presiente del Municipio, Alfredo Milioni, e di numerosi consiglieri, è stato presentato alla cittadinanza il progetto del parco lineare che, sopra la copertura della linea ferroviaria Fr3, permetterà i cittadini del Musinicipio 19 di arrivare fino a San Pietro. Il progetto è in fase esecutiva, dopo 12 anni di attesa. Doveva infatti essere inaugurato per il Giubileo, ipotesi azzacatissima, dato che questa pista ciclabile rappresenta il tratto finale della via Francigena, seppure diverso rispetto ai tempi antichi. Ma non è questo il problema. I cittadini che vivono sul parco lineare (150 edifici) temono cambiamenti negativi perla vivibilità delle loro case. Negli anni, molti cancelli sono stati forzati, per portare i cani e per parcheggiare l'auto; molte persone hanno subito furti. I lavori saranno effettuati da RFI (Rete Ferroviaria Italiana)., Il livello del parco, rispetto a oggi verrà innalzato dai 35 ai 175 cm. Gli abitanti temono che questo possa ulteriormente favovire i furti. Alcuni addirittura lamentano che nuovi alberi potranno arrecare problemi (ma è un caso isolato); alri, più opportunamente, chiedono che le piante scelte siano idonee. Insomma, è giusto confrontarsi in un momento di cambiamenti. Ma, guardando la situazione attuale, un pezzo di strada in preda all'incuria e al degrado, le novità non dovrebbero spaventare.
    Spaventa forse di più l'ipotesi di ripartire le spese di manutenzione fra tutti gli abitanti, nel caso venissero meno le risorse economiche comunali. Questo è certamente un punto dolente.
    Quando ho detto che non mi pare logico chiudere la sera i cancelli del percorso, perché da ciclista urbaano avrei piacere a viaggiare in sede protetta la notte, molti hanno cominciato a urlare. In sostanza, temono che lasciare aperto il parco porti delinquenti, degrado, ecc. Ho risposto dicendo che sulle piste ciclabili "aperte" è possibile effettuare pattugliamenti di carabinieri, polizia municipale, ecc. Aggiungo qui che il solo passaggio di ciclisti, corridori, persone con il cane (e con il sacchetto per gli escrementi), coppiette ecc. permetterebbe di controllare meglio il territorio.

    Ho anche fatto presente che se un ladro riesce ad arrampicarsi fino al erzo piano, non si fermerà certo davanti a un cancello. E anzi, avrà modo di lavorare indisturbato all'interno di uno spazio chiuso e inviolabile. Non mi pare di averli convinti. Però una volta che nel nosro quartiere nasce una pista ciclabile chiuderla la sera mi sembra un vero peccato.
    Inoltre pensiamo al fatto che molte persone vanno a correre o passeggiare la sera o all'alba. Altra cosa: ci vorrà un dipendente comunale per aprire la mattina e chiudere la sera tutti gli accessi al parco lineare, che è lungo quasi 5 Km. Ho chiuso questa parentesi, perché ero venuto a parlare d'altro.
    Ho spiegato brevemente qual è la mia idea per cllegare questa nuova pista alla vita di quartiere, ai mercati, scuole, giardini pubblici, parco di Santa Maria della Pietà e ospedale San Flippo Neri, tutti punti cruciali della vita del quartiere. Un percorso utile a disabili, pedoni e ciclisti, per muoversi con maggior tranquillità nelle strade secondarie e per iniziare a realizzare una forma di mobilità alterntiva. Il progetto costa poco, si fa su strade preesistenti. Si tratta di un percorso anulare in cui il limite di velocità dei veicoli non deve superare i 30 Km/h (oggi per il traffico si va in reatà a 10 all'ora). Lo avevo già presentato nel 2007 alla precedente amministrazione (PD) senza avere alcuna risposta. Allora si parlava tanto di Agenda XXI, di Biciplan, ma tutto questo sembra svanito nel nulla e oggi nel quartiere non c'è neanche una rastrelliera per le bici davanti alle stazioni ferroviarie e della metropolitana.
    Nel settembre scorso, sono tornato al Municipio 19 a parlare del progetto con l'Associazione ExLavanderia alla commissione sport. Erano presenti il consigliere di Rifondazione comunista e alcuni consiglieri della maggioranza (PdL). Abbiamo sottoposto un ordine del giorno, che allo stato attuale - mi è stato detto - è al vaglio dei tecnici dei Vigili Urbani.
    Ovviamente non dev'essere per forza quel percorso, ma se ne possono realizzare di diversi. Quello che importa è iniziare a creare le condizioni per una mobilità diversa all'interno del Municipio. Il traffico è il problema principale della Capitale. Tutti si lamentano del traffico dentro alla loro automobile, e sembra non esistere una soluzione a questo problema. Invece la soluzione c'è, bisogna solo cominciare a muoversi a piedi e in bici. Se le istituzioni dessero una mano, creando condizioni più favorevoli, aumenterebbero gli spostamenti a piedi e in bici. Il quartiere sarebbe più vivibile e la gente più contenta e in salute. Ma questo discorso lo conoscete tutti, bisogna cominciare a fare qualcosa.
    Stamattina scendo in strada e scopro il manifesto del PD. Veramente interessante in termini antropologici. Traete voi le vostre conclusioni: immagine"



    Prossimo incontro:
    Martedì 10 ore 18.30 presentazione percorso ciclopedonale Monte Mario
     
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  10. less82
     
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    Un altro resoconto con alcune foto: www.ciardullidomenico.it/ARTICOLI/alemanno_ciclabile.htm
     
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9 replies since 6/5/2011, 09:07   467 views
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