-
.Ciao MarcoPie,
indipendentemente da chi va ( e qui faccio non uno ma due passi indietro) credo sia doveroso chiedere che quanto prima:
- venga data visibilità dell'ultima versione del Piano Quadro e delle sue mappe a valle del recepimento delle osservazioni dei cittadini e delle associazioni ;
- venga ratificato il Piano Quadro in via definitiva(Contadini aveva parlato di un passaggio in Giunta prima di fine 2010 );
- vengano definiti tempi e modi di attuazione .
Premesso che non ne capisco molto di politica ti dico come la vedo io.
- Il "rimescolamento" della giunta ha rimesso tutto in discussione.
- Il Piano Quadro era la risposta che la precedente amministrazione voleva dare a noi ciclisti (la "domanda" era il Decalogo)
- Il Piano Quadro stesso era più una dichiarazione d'intenti che un progetto fattuale
- Non è detto che il nuovo assessore competente (quale che sia) vorrà farsi carico delle scelte del suo predecessore
- La figura e il ruolo di Contadini (e il Piano è creatura più sua che di altri) sono attualmente indefinite
- Da ultimo non escludo che l'intero baraccone del Piano Quadro fosse solo uno stratagemma per tenerci buoni
Io rimarrei fermo sulle richieste (il Decalogo), lasciando all'assessore l'onere di formulare delle proposte (il Piano Quadro, o altro che sia)
Resto convinto che si possa fare di meglio.. -
.- Il "rimescolamento" della giunta ha rimesso tutto in discussione.
Questo sarebbe gravissimo ed inaccettabile, significherebbe dire che la politica della mobilità la faceva il singolo assessore e non il Campidoglio, ridicolo.- Il Piano Quadro era la risposta che la precedente amministrazione voleva dare a noi ciclisti (la "domanda" era il Decalogo)
Veramente quel piano è nato prima del decalogo (e soprattutto della morte di Eva) e ne erano a conoscenza già da prima alcune delle associazioni che stanno/stavano in RomaCiclabile
Io invece credo che si possa fare di peggio, soprattutto se troveranno il modo di spostare ancora una volta il tema da tecnico a politico o peggio idelogico tipo "no alle auto".
Credo che se l'approccio sarà politico non potrà che finire in quel modo ossia che troveranno qualcuno da opporci, pedoni automobilsiti ecc.
il piano si può modificare, i fondi vanno stanziati, i ciclisti (competenti) vanno ascoltati, ma soprattutto non dobbiamo ricominciare da capo.quella sarebbe la presa in giro definitiva.
marco. -
.Questo sarebbe gravissimo ed inaccettabile, significherebbe dire che la politica della mobilità la faceva il singolo assessore e non il Campidoglio, ridicolo.
Il "singolo assessore" si è dimesso, il Campidoglio no.
E' ridicolo questo?
La "politica della mobilità" la fa l'assessorato all'Ambiente?
Oltre a tenerci impegnati per un anno col "Piano Quadro" si sono visti fatti concreti (anche minimi)?CITAZIONEVeramente quel piano è nato prima del decalogo (e soprattutto della morte di Eva) e ne erano a conoscenza già da prima alcune delle associazioni che stanno/stavano in RomaCiclabile
Che il piano esistesse da prima è un conto, che alla morte di Eva ed al sollevamento popolare ci abbiano detto "ecco la soluzione, ora attueremo il Piano" è un altro.
DTSM non ha chiesto il piano della ciclabilità, ma interventi immediati a costo zero (repressione della doppia fila, zone 30, estensione del trasporto intermodale, ecc, ecc...) ed il Comune ha insistito sul Piano (che le doveva contenere, ma intanto ha rimandato tutto di mesi ed ora a data da definirsi...)CITAZIONEIo invece credo che si possa fare di peggio, soprattutto se troveranno il modo di spostare ancora una volta il tema da tecnico a politico o peggio ideologico tipo "no alle auto".
Credo che se l'approccio sarà politico non potrà che finire in quel modo ossia che troveranno qualcuno da opporci, pedoni automobilsiti ecc.
il piano si può modificare, i fondi vanno stanziati, i ciclisti (competenti) vanno ascoltati, ma soprattutto non dobbiamo ricominciare da capo.quella sarebbe la presa in giro definitiva.
La "presa in giro" è il siluramento dell'unico assessore col quale avevamo avuto a che fare e del suo staff, tu che "segnale di continuità" ci leggi?. -
.Questo sarebbe gravissimo ed inaccettabile, significherebbe dire che la politica della mobilità la faceva il singolo assessore e non il Campidoglio, ridicolo.
Il "singolo assessore" si è dimesso, il Campidoglio no.
E' ridicolo questo?
La "politica della mobilità" la fa l'assessorato all'Ambiente?
Oltre a tenerci impegnati per un anno col "Piano Quadro" si sono visti fatti concreti (anche minimi)?
Marco tu hai una singolare capacità di espressione che a volte però non contribuisce a fare chiarezza
ma anzi confonde le idee a chi non è informato.
Questo forum non DEVE seguire la moda di filosofeggiare per quello ci sono n-mila altri siti che si occupano di ciclo-sofia.
1. Nessun assessore si è dimesso, la giunta è stata azzerata da Alemanno con il ritiro delle deleghe,
che poi sono state riassegnate in alcuni casi agli stessi di prima.
2. Finora la delega per la mobilità ciclabile, quella a cui ovviamente mi riferivo, era assegnata all'assessore all'Ambiente ed ancora così è salvo novità accertate e verificate.
3. L'impegno per il piano quadro se vogliamo è stato una evoluzione dei biciplan con cui la precedente giunta aveva tenuto occupate alcune associazioni le quali avevano prodotto, tra l'altro, anche obbrobbri che sono nel piano quadro.
Io e credo quasi tutti qui pretendono che il piano, con le dovute correzioni di tracciati e priorità vada avanti,
sia per il tempo impegnato sia perchè qualunque altra soluzione ci farebbe tornare indietro di anni,
nel frattempo varie entità continuano a produrre "piste ciclabili" a non completarle o ad eliminarle (vedi testaccio).
Nel frattempo cerchiamo di portare più gente possibile in bici che è un'altro modo per aumentare la ciclabilità di una città.
marco. -
stefanohead.
User deleted
...
Io e credo quasi tutti qui pretendono che il piano, con le dovute correzioni di tracciati e priorità vada avanti,
...
marco
Anche io sono per un piano Quadro che vada avanti, poi credo che con il primo passaggio in Giunta a Marzo scorso ormai tale piano sia patrimonio "ufficiale" degli uffici comunali e dei cittadini stessi.
Avere un programma della ciclabilità (magari da migliorare) ma segnato nero su bianco è fondamentale, in particolare con alcune date scolpite come ad esempio il 2013 riferito al GRAC (brutta copia del GSA) e ad una serie di altre piste che obbligavano la giunta ad avere degli obbiettivi da chiudere prima della fine della legislatura. Date per di più proposte da loro stessi!
Ovviamente unitamente al piano vanno portate avanti nell'immediato tutte le richieste più urgenti contenute nel ciclodecalogo, in particolare nell'immediato quanto riguarda la sicurezza e in generale tutti gli interventi che potrebbero avere costi irrisori.
. -
.1. Nessun assessore si è dimesso, la giunta è stata azzerata da Alemanno con il ritiro delle deleghe, che poi sono state riassegnate in alcuni casi agli stessi di prima.
Ok, mi sono espresso male.
De Lillo non si è "dimesso" è stato "azzerato" insieme agli altri, solo che gli altri (quasi tutti) sono tornati ai loro posti e De Lillo no.
Forse potevo scrivere "dimissionato"...CITAZIONE2. Finora la delega per la mobilità ciclabile, quella a cui ovviamente mi riferivo, era assegnata all'assessore all'Ambiente ed ancora così è salvo novità accertate e verificate.
Quando qualche giorno fa Giacomo ha proposto su Romapedala di chiedere la riassegnazione mi eri sembrato favorevole, ora te lo chiedo espressamente: sei convinto o no che la mobilità ciclabile rientri nelle competenze dell'assessorato alla mobilità o pensi che debba occuparsene l'Ambiente? Vuoi le ciclabili nei parchi?
Se non riusciamo a fare questo passaggio ora ci toccherà aspettare la prossima tornata elettorale...CITAZIONE3. L'impegno per il piano quadro se vogliamo è stato una evoluzione dei biciplan con cui la precedente giunta aveva tenuto occupate alcune associazioni le quali avevano prodotto, tra l'altro, anche obbrobri che sono nel piano quadro.
"L'impegno" è consistito nell'assegnare a quattro persone l'incarico di stendere un progetto prevalentemente "di intenti", raffazzonato e non adeguatamente pensato con l'idea di farlo approvare al consiglio comunale e rifinirlo poi "in corso d'opera".
Da quell'impegno, ad oggi, non è nato nulla di fattivo.CITAZIONEIo e credo quasi tutti qui pretendono che il piano, con le dovute correzioni di tracciati e priorità vada avanti,
sia per il tempo impegnato sia perchè qualunque altra soluzione ci farebbe tornare indietro di anni,
nel frattempo varie entità continuano a produrre "piste ciclabili" a non completarle o ad eliminarle (vedi testaccio).
Probabilmente solo io qui mi illudo di riuscire a mettere in cantiere un progetto davvero serio di ciclabilizzazione della città.
Pazienza, ne prendo atto.
P.s.: c'è posta per te.. -
.Quando qualche giorno fa Giacomo ha proposto su Romapedala di chiedere la riassegnazione mi eri sembrato favorevole, ora te lo chiedo espressamente: [...]
Mi fai ripetere. è chiaro a tutti che il nostro interesse è che sia l'assessore alla mobilità quello che si occupa
anche della mobilità ciclabile.
Ma noi qualunque sia il depositario della delega andiamo avanti a pungolarlo come fatto finora,
cioe' non che se al comune non accolgono questa richiesta ci ritiriamo sull'aventino...
l'importante è cio' che decide la giunta e l'assemblea capitolina."L'impegno" è consistito nell'assegnare a quattro persone l'incarico di stendere un progetto prevalentemente "di intenti", raffazzonato e non adeguatamente pensato con l'idea di farlo approvare al consiglio comunale e rifinirlo poi "in corso d'opera". Da quell'impegno, ad oggi, non è nato nulla di fattivo.
Si parlava di impegno da parte nostra non del loro, che sinceramente ignoro e non ho modo di verificare.Probabilmente solo io qui mi illudo di riuscire a mettere in cantiere un progetto davvero serio di ciclabilizzazione della città. Pazienza, ne prendo atto.
Una serie di mini-progetti seri qui sul forum ci sono, se pretendi di fare un masterplan penso sia impossibile, siamo pochi ed impegnati anche su altri fronti, ma anche dei mini-progetti se non sono finalizzati a scoop che si consumano nell'arco di un post, ma rimangono ben piantati nella memoria delle persone e vengono riproposti possono essere molto più efficaci.
marco
Come ho scritto anche su romapedala chi è interessato a partecipare come auditore all'incontro puo' scrivere a Rotafixa, io ho proposto come già detto sul forum tenghe e stefanohead, ma nulla vieta che altri si propongano.
Io parteciperò all'eventuale raduno per dare sostegno morale rimanendo però nel piazzale.
Marco
. -
.Probabilmente solo io qui mi illudo di riuscire a mettere in cantiere un progetto davvero serio di ciclabilizzazione della città. Pazienza, ne prendo atto.
Una serie di mini-progetti seri qui sul forum ci sono, se pretendi di fare un masterplan penso sia impossibile, siamo pochi ed impegnati anche su altri fronti, ma anche dei mini-progetti se non sono finalizzati a scoop che si consumano nell'arco di un post, ma rimangono ben piantati nella memoria delle persone e vengono riproposti possono essere molto più efficaci.
Marco, capiamoci almeno su questo: la messa in sicurezza della città per gli utenti "leggeri" non è un lavoro che possono fare dei volontari nel tempo libero senza poteri né soldi. E' un lavoro per gli amministratori della città. io, da volontario (o se mi assumono) posso anche dare una mano, ma esigo, pretendo, che chi è responsabile dell'amministrazione della città si faccia carico di rendere la stessa fruibile A TUTTI!
Questo significa fare un piano. Allora:
1) stabilire gli obiettivi da raggiungere (percentuale di spostamenti in bicicletta a diverse scadenze)
2) stabilire le modalità
3) rendere operative immediatamente le modalità puramente burocratiche (uso dei cortili, trasporto intermodale, percorribilità contromano e sulle corsie preferenziali)
4) mettere in cantiere con tempi e scadenze definite le opere infrastrutturali
5) monitorare i processi realizzativi, la qualità delle realizzazioni e l'efficacia dei provvedimenti.
Per muovere una macchina del genere occorre il coinvolgimento di decine di persone, non a tempo pieno ma per aree di competenza.
Qui è passato un anno e siamo fermi a "carissimo amico"... forte è la sensazione di essere stati presi per il naso.. -
.Marco, capiamoci almeno su questo: la messa in sicurezza della città per gli utenti "leggeri" non è un lavoro che possono fare dei volontari nel tempo libero senza poteri né soldi.
[...]
Qui è passato un anno e siamo fermi a "carissimo amico"... forte è la sensazione di essere stati presi per il naso.
Se a me interessa una cosa la porto avanti, pagato o no, mi ci impegno, spero di ottenere risultati ecc., se non posso non lo faccio. se i risultati non sono commisurati all'impegno lascio perdere oppure proseguo su un'altra strada. Perchè se non sono pagato (ne finanziato) sono libero da lacciuoli e condizionamenti.
Altrimenti metto su un'azienda mi occupo professionalmente di mobilità, qualcuno lo sta facendo eppure è guardato male... all'estero invece sono credibili.
Comunque segnalo che questa sera (martedì 25 gennaio 2011) ci sarà l'incontro all'assessorato, vedi appuntamento, ci saremo certamente io, tenghe, stefanohead, credo che entrerà solo tenghe, se qualcun altro ha piacere di farci un po' di compagnia è benvenuto
. -
.
Come spiegato ieri in riunione io non ci sarò, e non per impossibilità ma per scelta.
Andrà in scena un film che ho già visto troppe volte.... -
.
lo so, lo so, ti stai preparando psicologicamente per il bike-thru-strike
.