Riunione per la "Sicurezza del Ciclista"

Alle 12 !!!! altro che ciclopranzo :-/

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  1. tenghetenghe
     
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    @DB il tuo messaggio è troppo "pieno" per essere compreso.
    1. Se per protestare silenziosamente per 1 anno (dalla morte di Eva) di silenzi e omissioni da parte di chi ci ha fatto sgolare e sgobbare ma senza risultati mi metto un drappo rosso allora è una cosa importante e da sostenere, senza polemiche anzi ...
    2. La sicurezza passa anche per il farsi vedere e se ancora girano dementi senza luci, vestiti in modo da non farsi vedere, pensando che basti la luce del giorno o dell'illuminazione pubblica, allora diamo l'esempio e andiamo come di solito facciamo. Forse cambieranno anche gli altri.
    3. La mobilità sostenibile dev'essere cittadino-centrica ovvero la città torni alle persone e non alle macchine: siano esse auto, moto, minicar, bici, o bus. Gli spazi devono essere per i cittadini. Questo dovrebbe allontanare i parcheggi dalle zone per le persone, permettere tutti di andare piano e più sicuri, perchè se si andasse tutti piano l'incidente sarebbe meno letale, si individuerebbe subito chi sta guidando in stato alterato, sarebbe meno pericoloso in generale.
    4. Un anno fa c'eramo riusciti a riunirci tutti (o quasi) intorno a un documento - il ciclo decalogo. Poichè questo non è stato attuato in NESSUN punto per me rimane valido anche dopo un anno di COLPEVOLE SILENZIO da parte di chi lo ha ricevuto. Basta parole. Ora si deve passare ai fatti.
    Quest'estate i due anziani (ce li siamo già dimenticati) e una strage di pedoni. La nostra battaglia non è e non deve essere CONTRO, ma A FAVORE.
    5. Non è omologarsi se si partecipa con gli altri con il nostro pesonale modo di fare. Non è facile convincere gli altri, e non possiamo farlo in un attimo.
    6. Le ciclabili non sono usate e tutti se ne lamentano per come sono costruite o perchè ce ne sono poche. Però le persone non si impegnano, lasciano fare agli altri e come hai visto per 'contare' qualcosa bisogna associarsi ed essere entità. Abbiamo liberamente deciso di non esserlo e quindi saremo meno ascoltati drettamente. Quindi ancora più in salita è la nostra strada da ciclomobilisti.
    Purtroppo a parlare di mobilità ciclabile ci vanno a parlare i soliti che non usano la bici.
    7. Come ha detto Luca ai ciclopranzi: l'importante è l'esempio, è farci vedere. Certamente sarà più lento il cambiamento, e per questo credo che oltre ad andare con le figlie in bici, a mettermi il giubino, a cercare di rispettare gli altri anche quando non sono in bici, ad essere illuminato (non solo a parole e col pensiero), mi metterò il drappo rosso se e quando posso uscire in bici. Credo che 2 anni fa tutto questo non lo facevo, io sono cambiato, forse possono cambiare anche gli altri, ognuno a suo modo e col proprio tempo.

    ML
     
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7 replies since 10/11/2010, 17:56   278 views
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