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tenghetenghe.
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Riporto qui alcune note emerse durante un incontro che si è tenuto allo scopo di condividere come organizzare un incontro aperto a tutti i ciclisti Romani chiamati per ora Stati Generali di Roma
... Provo a riassumere alcune idee condivise ...
- gli sg di roma potrebbero ricalcare in parte lo stesso modello di Reggio: organizzato da istituzioni (a RE rappresentate dall’ANCI), associazioni (a RE rappresentate da Legambiente e Fiab), movimento salvaicilisti, con un lavoro di approfondimento per commissioni. Si potrebbe cambiare il tema dell’assemblea plenaria: non buone pratiche bensì proposte di programmi (cosa farebbero se potessero) da parte degli invitati.
- Quando. Non troppo a ridosso delle elezioni, non ci ascolta più nessuno, ma vicino, per condizionare i programmi. Non sappiamo ancora quando saranno le regionali (forse a gennaio), sappiamo le nazionali e comunali/provinciali (aprile). Se riteniamo che la regione non sia importante per noi, potremo organizzarlo per febbraio. Se la regione è importante, si può provare per la prima metà di dicembre. E’ una data vicina ma si potrebbe fare.
- si potrebbe organizzare in una giornata:
dove la mattina dedicata, come a reggio, ai 5 workshop tematici, sugli stessi temi: normativa, organizzazione della mobilità urbana, governance, cultura e educazione, reti ciclabili.
Vedete www.comune.re.it/italiacambiastrada e in particolare http://www.comune.re.it/retecivica/urp/ret...scientifico.pdf
se sono troppi i cinque workshop, si potrebbero contrarre in tre:
La ciclabilità come componente strutturale del sistema complessivo della mobilità sostenibile (o nuova mobilità) e della qualità dello spazio pubblico. Il coordinamento delle pianificazioni, dall’area vasta ai progetti urbani, l’integrazione con le altre politiche urbane e territoriali: intermodalità, il coordinamento delle reti, i piani urbani del traffico e la riduzione del traffico urbano, zone 30 e pedonalizzazione, manutenzione straordinaria delle strade.
L’articolazione della domanda della mobilità ciclabile (per lavoro/vita quotidiana - per svago/sport/turismo), le iniziative, i servizi e i progetti (dal bike to work, al bikesharing, trasporto bici su TPL) le tipologie degli interventi (aree, opere, servizi, percorsi multifunzionali, qualità dello spazio pubblico…), le esperienze di progettazione integrata.
Comunicazione e educazione.
Il ruolo degli attori sociali e istituzionali. Il dialogo con le istituzioni e gli operatori. Il valore strategico della mobilità ciclabile, le azioni e le politiche che servono per promuoverla. L’ascolto e partecipazione alla definizione degli obiettivi delle associazioni, dei cittadini, dei municipi; la governance intra e inter-istituzionale. La cooperazione e il coordinamento territoriale. Le risorse finanziarie comunali, nazionali, il project financing, i fondi strutturali (regione lazio).
il pomeriggio gli interventi degli invitati (10/12). L’idea è quella non di parlare noi (almeno poco noi), ma di far parlare chi vogliamo impegnare sui nostri obiettivi. Far prendere soprattutto a chi sta lavorando ai programmi dei partiti o movimenti che si candidano alle prossime elezioni e ai portatori d’interessi, posizione sui nostri obiettivi, che emergono, oltre che dal documento finale di Reggio Emilia, anche dal lavoro fatto negli ultimi anni a roma. Bisogna quindi preparare la partecipazione con un lavoro di divulgazione dei nostri programmi e motivazione degli invitati.
- si potrebbe concludere con un documento da far circolare pubblicamente, insieme a tutti gli invitati che hanno preso posizioni coerenti. E magari con una manifestazione di biciclette.
- Su come organizzare la giornata, sarebbe bene che 3/4 di noi e non di più (ad es. crc, fiab, salvaiciclisti, ciclomobilisti) si prendano carico delle cose da fare
- Sulla sede ... si stanno vagliano diverse ipotesi
Vorrei chiedere che vi esprimiate liberamente su questo tema
Personalmente avrei voluto un dibattito sul concreto e non sui massimi sistemi.
Abbiamo un Piano Quadro che ci apre alcune azioni da dover chiedere, svolgere, controllare e mi sarebbe piaciuto capire come.
C'è il Libro degli Stati Generali ma ci sono anche alcuni argomenti a partire da questo da riconsiderare perchè mi sembrano calati dall'alto.
Sinceramente serve capire cosa vogliono le persone e non sentire sempre e solo gli esperti, soprattutto sarebbe da capire chi e cosa portare avanti in modo comune da qui a 2 anni. Trovare un gruppo di persone che ci rappresentino presso le istituzioni:
Municipi - con dei gruppi locali misti associazioni - cittadini che conoscano il territorio e che sappiano portare avanti le nostre richieste
Comune - Gruppo di persone che possa concentrarsi sulle attività della Cabina di Regia e dell'ufficio biciclette nelle sue molteplici e evanescenti forme
Provincia - non ci sarà ma se sono stati fatti dei piani ora necessariamente si debbono portare avanti e considerare che sono di competenza delle provincia scuole (locali) e parte delle linee TPL oltre che diverse strade di accesso a Roma
Regione - chiave per FS Regionali e TPL (compresa Roma - Lido) oltre che per altre strade di accesso a Roma
Ci dobbiamo preparare ad ascoltare i candidati e a rintuzzarli per far mettere nei programmi (quindi dalle promesse) azioni concrete e misurabili sulla ciclabilità (sul Piano Quadro ci sono dei parametri da usare, ma se ne possono proporre altri)
Spero che chi sia stato a Reggio Emilia ci spieghi cosa sia successo e come si sia lavorato per capire se il modo proposto sia valido. A me piacerebbe un altro modo di confrontarci viste le diverse anime dei ciclisti urbani di Roma.
ML. -
Spak64.
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Mi sembra un'ottima idea!
Secondo me, sarebbe opportuno, se si fa in tempo, produrre qualcosa per le possibili regionali; quindi a dicembre mi sembrerebbe ottimale.
Un ottimo punto di partenza potrebbe essere questa discussione :
https://ciclomobilisti.forumfree.it/?t=62293266
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