Siamo lo zero qualcosa percento

riflessioni andando al lavoro

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  1. Rument@
     
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    I miei 2 centesimi:

    CITAZIONE
    a. Numero persone che pensino alla bici come mezzo alternativo -
    noi proponiamo il B2W Day per fare una prova e diamo delle motivazioni sulla fattibilità di questo modello
    - nel 30% dei casi semplici (ovvero percorsi entro i 5-6 km con semplicità nell'accompagno figli ...) con poco investimento
    - nel 15% dei casi più complessi (intermodalità con pieghevole o bici pedalata assistita o tandem o bici per accompagnare figli) con un investimento anche considerevole, ma che si ripaga di solito entro l'anno dell'acquisto
    - 5% altri casi suggerendo per sportivi e persone motivate percorsi e modalità per intraprendere almeno nei mesi migliori questo nuovo modo di spostarsi
    Cosa possiamo fare per agire su questi fattori? Si proponevano convegni, mostre itineranti, altre forme di coinvolgimento media / mobility manager etc. Concretamente cosa potremmo fare? Come ognuno può aiutare?

    Non ho capito cosa tu voglia dire, di conseguenza mi sfugge anche la finalità di questo punto ... interpreto... vuoi verificare quante siano le persone che userebbero la bici al verificarsi di alcuni fattori? Di conseguenza i B2W sono eventi di "sondaggio"?

    Oppure vuoi cercare dei modi per incrementare il numero di lavoratori in bicicletta e quindi elaborare le strategie vincenti per raggiungere i possibili interessati?


    Nei rapporti con l'Amministrazione (lavorando ne parapubblico ne so qualcosa ;) ), ci sono 3 modi per essere almeno ascoltati:
    1. avere un cavallo di troia (in ordine di potenza persuasiva: conoscere un interno, il babbo parlamentare/senatore, lo zio cardinale);
    2. avere la voce grossa (ovvero, avere per qualche motivo, l'opinione pubblica dalla tua);
    3. avere un certo peso specifico (ovvero essere rappresentativi di un fetta importante di popolazione, vedi associazioni di consumatori, sindacati e via dicendo).

    Come soggetti singoli ti ascoltano poco e ti danno retta ancor meno. Quindi il primo passo, secondo me, è costituirsi in associazione e fare sistema con tutti gli altri soggetti aventi simili finalità (gruppi di ciclisti, negozianti e artigiani di settore, altre associazioni similari). Non mi sono però ancora chiare le vostre finalità. Incentivare l'uso della bici? Spingere sulla mobilità sostenibile? Altro?

    No, perché, sarò cinico, ma finché le ciclabili le usearanno quattro gatti, è antieconomico manutenerle. E anch'io come sindaco, di una città con i problemi di Roma, le ciclabili per 4 yuppies le derubricherei di brutto. ;)


    Nel piccolo della quotidianità, sarebbe un passo in avanti che ciascuno ciclomobilista promuovesse la sua scelta... in che modo? Una lettera nelle cassette postali dei condomini, adesivi qua e là, un avviso nella bacheca dell'ufficio... senza magari ad arrivare a ridicolezze come le spille "vuoi perdere peso? Chiedimi come!", ma il concetto è questo, insomma. Bastano poche righe:

    CITAZIONE
    1. stufo di impazzire nel traffico?
    2. stufo di cercare parcheggio per ore?
    3. stufo di regalare un intero stipendio ai benzinai?
    4. stufo di pagare la palestra per poi non andarci mai?

    Anch'io ero stufo, poi mi hanno proposta la soluzione: la bicicletta.
    Anch'io ero scettico, anch'io pensavo "mi miacerebbe ma..." e tiravo avanti.

    Poi ho provato e ho scoperto che è più facile di quanto sembri.

    Per ogni informazione, curiosità, parere, commento: Tizio Caio interno 1234
    www. ciclomobilisiti.it

    Questo se l'obbiettivo e di far (ri)scoprire la bicicletta e proporla come mezzo di trasporto valido nel quotidiano.
     
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    Mammifero Bipede

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    CITAZIONE (Rument@ @ 3/4/2012, 14:40) 
    Aggungo... voi c'entrate qualcosa con questi?

    Uhm, sì, anche, qualcuno/a... ^_^
     
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  3. frantz
     
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    ...forse... me sa... non ricordo... a mia insaputa... ma anche...
     
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  4. gfontani
     
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    Ti ricordi il motto "think globally, bike locally" ? Io sto spaccando le balle da anni con la nomentana che passa dietro casa mia. E penso che comitati di quartiere con un solo obbiettivo locale chiaro e concreto siano molto efficaci.
     
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  5. tenghetenghe
     
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    Rispondo di striscio al fatto se siamo collegati a Salvaiciclisti.
    Salvaiciclisti è fatta di persone che agiscono ognuno per proprio conto - come scrive uno dei suoi promotori - quindi è un'entità non organizzata che punta alla presenza sui mezzi di comunicazioni con varie iniziative.
    Anche ciclomobilisti essendo non associazione non hanno organizzazione e struttura, puntano a far andare le persone in bici non con eventi spot ma con presenza continua.
    Le cose si sovrappongono e non hanno nulla di antagonista e concorrente, così come ciclomobilisti non è concorrente di cicloappuntamenti.

    Quindi troverai alcuni su entrambi i non-luoghi o luoghi-virtuali, però non c'è fusione o confusione, e nessun automatismo. Paradossalmente non c'è adesione tout-court alla campagna da parte dei ciclomobilisti, perchè ogni cosa è lasciata ai singoli. Su FB si è chiarito più volte che su ciclomobilisti si parla di certe cose in un certo modo e ci si tiene ad avere uno spazio autonomo.

    Personalmente non credo più nell'efficacia di alcune azioni e temo che alcuni interventi (...) possano pregiudicare se non lo hanno già fatto il dialogo con l'amministrazione di Roma Capitale. Tanto è che ci avevano chiesto di rappresentare presso le istituzioni salvaiciclisti ("nominandomi" anche) ma dopo alcune situazioni personalmente spiacevoli ho 'riconsegnato' il mandato.
    Ripeto scelta personale dovuta anche a situazioni personali che ho dovuto gestire.
    Quindi lunga vita e successo a salvaiciclisti, ma qui cerco volontari e azioni da ciclomobilisti, che possano farci diventare costantemente 1%.
    Non vorrei che questo appunto scateni polemiche. Se qualcuno le vuole fare comunque apra cortesemente una nuova discussione o mi scriva in privato, anche perchè è una questione personale.

    ML


     
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  6. gfontani
     
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    effettivamente prendere a pesci in faccia il sindaco dalle colonne di paese sera non mi è sembrata una grande idea.
    cmq salvaiciclisti è un occasione irripetibile! e se il 28 saremo veramente in diecimila segneremo un punto di svolta storico, ben oltre i particolarismi dei singoli
     
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  7. frantz
     
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    Sulle faccende riguardanti il sindaco mi astengo, abbiamo la stessa età e siamo stati anni nello stesso luogo geografico, preferisco parlare di bici, almeno qui, che di politica.

    CITAZIONE (tenghetenghe @ 5/4/2012, 10:25) 
    ....però non c'è fusione o confusione, e nessun automatismo. Paradossalmente non c'è adesione tout-court alla campagna da parte dei ciclomobilisti, perchè ogni cosa è lasciata ai singoli....

    Bravo Marco siamo individui assolutamente diversi con una convinzione comune, in bici è meglio.

    Questa è una lotta impari, una guerra al modo di pensare attuale, quindi ogni cosa, anche simbolica, è utile, da una manifestazione fino al tipo che copre una buca con una palata di terra, dall'aumento della benza al poveretto che deve pedalare per il diabete agli extracomunitari che più che la bici non possono permettersi...tutto fa, più bici girano meglio è! mi va bene perfino che qualche attricetta un po' smutandata ci si faccia fotografare sopra, in Italia abbiamo sfondato il barile a forza di raschiarlo e anche un filo d'aria va bene!
     
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  8. Spak64
     
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    CITAZIONE (frantz @ 5/4/2012, 16:58) 
    Sulle faccende riguardanti il sindaco mi astengo, abbiamo la stessa età e siamo stati anni nello stesso luogo geografico, preferisco parlare di bici, almeno qui, che di politica.

    secondo me, facciamo più politica qui che nei vari talk-show.

    Scegliere di utilizzare la bicicletta è (anche) una scelta politica.

    Tutte le scelte che facciamo sono politica.
     
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  9. frantz
     
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    verissimo, per questo mi astengo dal commentare ;)
     
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  10. tenghetenghe
     
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    CITAZIONE (Spak64 @ 5/4/2012, 21:38) 
    secondo me, facciamo più politica qui che nei vari talk-show.

    Scegliere di utilizzare la bicicletta è (anche) una scelta politica.

    Tutte le scelte che facciamo sono politica.

    Torno alla mia domanda iniziale: che fare per diventare 1%?
    Basta pedalare? Facciamo scelte personali e basta?

    Il mio era ed è un invito a fare qualcosa in più: non solo parlare ma agire con piccoli fatti quotidiani.
    Pedalare e basta non ci porta (a m io avviso) a fare passi avanti. Per me sentire dire da politici che la bicicletta è un mezzo di trasporto e non solo un mezzo sportivo è il frutto di un dialogo che potrebbe portare i suoi frutti, perchè volenti o nolenti siamo dipendenti dagli amministratori per le ciclabili, per le sanzioni al CdS, per la manutenzione, per la progettazione delle infrastrutture.

    Servono persone che scendano anche dalla bici per fare promozione, per dialogare, per farci uscire dal limbo.
    Parlavo con una persona del mondo delle ciclofficine e anche loro si stanno accorgendo di quanto sia importante non solo imparare ad aggiustare una bici, ma conoscere le infrastrutture in essere, quelle possibili, e quelle che sono realizzate da altre parti, sapere chi sono i referenti nei municipi a cui chiedere il rispetto dei propri diritti per non lamentarsi e basta.

    Servono persone e idee: allora ... chi fa che cosa? E' il momento di agire

    ML
     
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  11. frantz
     
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    per quel che posso mi rendo disponibile, per far cosa parliamone, credo ci sia bisogno di una visione d'insieme e di una strategia, no?
     
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  12. Spak64
     
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    CITAZIONE (tenghetenghe @ 6/4/2012, 10:05) 
    Torno alla mia domanda iniziale: che fare per diventare 1%?
    Basta pedalare? Facciamo scelte personali e basta?

    Farlo è importantissimo; l'esempio a volte è molto più concreto di mille parole!


    CITAZIONE (tenghetenghe @ 6/4/2012, 10:05) 
    Servono persone che scendano anche dalla bici per fare promozione, per dialogare, per farci uscire dal limbo.
    Parlavo con una persona del mondo delle ciclofficine e anche loro si stanno accorgendo di quanto sia importante non solo imparare ad aggiustare una bici, ma conoscere le infrastrutture in essere, quelle possibili, e quelle che sono realizzate da altre parti, sapere chi sono i referenti nei municipi a cui chiedere il rispetto dei propri diritti per non lamentarsi e basta.

    Tu hai ragione, ma proprio non ce la faccio più a confrontarmi con persone, e parlo del mio municipio (XII) (maggioranza e opposizione), che nell'arco degli ultimi 5 anni nella mia zona, che è nuova di zecca, hanno pensato solo a stringere le strade per creare, dove non erano stati previsti nuovi posteggi rendendo sempre più pericoloso e difficile la circolazione a piedi e in bicicletta!!
    Basta avere degli atteggiamenti illegali (sosta abusiva e/o selvaggia) per un pò di tempo che l'amministrazione ti viene incontro legalizzandoli.....come è successo nella strada di casa mia dove è stata ristretta la carreggiata per creare nuovi posteggi!!
    https://ciclomobilisti.forumfree.it/?t=60514401&st=15

    CITAZIONE (tenghetenghe @ 6/4/2012, 10:05) 
    Servono persone e idee: allora ... chi fa che cosa? E' il momento di agire

    ML

    il B2W day e i Ciclopranzi, secondo me, sono iniziative abbastanza "giovani" che hanno un potenziale di crescita molto elevato.
    Insistere e concentrarsi sulle due cose cercando di espanderle a macchia d'olio può essere molto positivo.
    Secondo me è importante incontrarsi per discutere, stare insieme e creare curiosità nelle persone che ci vedono a chiacchierare contornati da biciclette.
    Far vedere che siamo persone "normali" che normalmente usano la bicicletta per spostarsi.
    E poi l'importante è divertirsi e fare sempre cose divertenti; perchè una cosa che non mi piace dell'approccio alla bicicletta è che si usa per salvare il mondo e quindi ci si sacrifica lasciando o "rinunciando all'auto.
    Questo, nel mio caso, non è assolutamente vero; in bici ci si diverte, si ha la possibilità di socializzare e fà bene alla salute.
    E' questo il messaggio che deve passare.
     
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  13. Rument@
     
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    Sto passando alla bicicletta perché ho visto persone attorno a me (sia nella vita "civile" che lavorativa) utilizzare la bici. Eventi, fiere, iniziative e baracconate varie, personalmente, non sono mai riusciti a smuovermi. Anche perché se è un qualcosa che non ti interessa, sono iniziative che non noti o che, al più, archivi nel "folklore".

    Le iniziative, secondo me, servono solo a dare informazioni in più agli indecisi (ovvero coloro che hanno bisogno di capire che "sepoffà") e per fare pressioni a livello politico per ottenere il rispetto delle regole e degli impegni presi. Fortunatamente dire "sono contrario all'utilizzo della bicicletta e farò di tutto per ostacolarne la diffusione" è molto poco cool, di conseguenza le amministrazioni diranno come facciata i soliti "ci impegniamo a promuovere/aiutare/diffondere"...

    Concordo che la conoscenza del territorio e la propositività siano elementi essenziali per la diffusione della bicicletta. Non saranno altri che i ciclisti, probabilmente, a obbligare l'amministrazione comunale a raccordare le piste ciclabili, ad esempio. O a far rimuovere gli ostacoli che in esse insistono. Le alternative però non mi sembrano tante... o conosci qualcuno (e quindi hai un orecchio che ti ascolta) o crei un gruppo di pressione e più avrai visibilità e più sarà la pressione che puoi esercitare.
     
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27 replies since 3/4/2012, 11:36   420 views
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