Cosa bolle in pentola

una parte ... il 'BiciDay'

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  1. less82
     
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    Carissimi, sono con voi. Mi piacerebbe i questa occasione chiedere qual è l'andamento dei lavori della pista lungo la fm3 (Monte Mario- Valle Aurelia)? La risposta, purtroppo, la so da sola, però hai visto mai che se ne accorgono...
     
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  2. cycom
     
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    Ciao a tutti! Personalmente credo che in questo evento quello che NON dobbiamo fare è sollevare singoli problemi ed imbarcarci nelle solite discussioni senza capo né coda a cui assistiamo da anni ad ogni incontro in assessorato. Non dobbiamo perderci nei singoli casi di ciclabili mancate, rastrelliere mancanti, etc. perchè questo fa unicamente il gioco dei politici e gli dà la possibilità di fare nuove promesse, sempre più vuote. Dobbiamo concentrarci sulla visione strategica, ovvero sul fatto che da quasi 2 (due!) anni ci sventolano la carota del Piano Quadro della ciclabilità, mentre nel frattempo la ciclabilità a Roma è sempre più agonizzante (lo dice anche il vostro rapporto, lo constatiamo tutti i giorni). Sul fatto che hanno presentato un Piano Strategico di Mobilità Sostenibile senza citare 1 (una!) sola volta la ciclabilità. Sullo scandalo dell'illegalità con cui eseguono lavori straordinari di manutenzione senza realizzare percorsi ciclabili adiacenti, senza stanziare il 20% del ricavato delle multe per la ciclabilità (parliamo di decine di milioni di euro che utilizzano invece per ripianare il dissesto dell'ATAC dopo parentopoli), contravvenendo non solo agli obblighi di legge ed al codice della strada ma anche allo stesso piano quadro che questa stessa giunta ha comunque adottato formalmente da quasi due anni. Sulle responsabilità civili e penali di tale situazione perdurante di illegalità, per la quale esiste un procedimento penale in corso.
    Dobbiamo in sostanza metterli con le spalle al muro e chiedere una sola cosa: l'approvazione immediata in consiglio comunale del piano quadro della ciclabilità, e di tutto quello che comporta. Poi si può cominciare a discutere del singolo caso.
    D'altronde la mia impressione è che lo stesso Visconti ci stia chiedendo di dimostrarci massa critica perchè il resto di questa Giunta, nella quale come il suo predecessore conta come il 2 di picche, gli dia minimamente retta (e di conseguenza dia retta a noi...). Occorre un approccio pragmatico, occorre far valere il nostro peso politico e puntare i piedi. Altrimenti sono e saranno solo le solite chiacchiere e le solite promesse, ci faremo abbindolare con lo zuccherino di un miracoloso finanziamento per la Nomentana e noi tutti lí a spellarci le mani con gli applausi. ma alla fine avremo perso comunque. Il momento è cruciale: se il piano quadro non viene portato all'approvazione del consiglio subito (prima delle prossime elezioni) abbiamo perso tempo negli ultimi 4-5 anni!

    Francesco
     
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  3. tenghetenghe
     
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    Gli argomenti che si volevano discutere erano i seguenti

    a) Piano quadro e mobilità sostenibile - serve sia avere chiaro iter e data di approvazione che pensare anche al futuro dopo il piano quadro
    b) Intermodalità - come usare TPL e Ferrovie con la bici
    c) Manutenzione e infrastrutture - problemi legati alla manutenzione, al miglioramento o al rifacimento di alcune infrastrutture
    d) Campagne informative - come spiegare le iniziative per la ciclabilità e con quale fine
    e) Nuovi modelli/interventi leggeri - serve trovare il modo per costruire senza costi spaventosi di 100mila € /km o 300mila €/km delle piste ciclabili e raccordare le esistenti in modo da occupare spazi che potrebbero essere occupati da automobili o da altre infrastrutture
    f) Giovani - come mobilitare i giovani ad usare la bici, a favorire l'uso non solo sportivo, anche solo per educare al rispetto del ciclista

    Non nascondo che ci sono problemi molto seri per portare aventi con la dovuta serietà e serenità le discussioni non tanto per problemi di comprensione con Ass. Ambiente perchè oltre ai motivi che Cyclom ha espresso ci sono anche delle motivazioni inter-assessorati da non dimenticare: Meno auto in giro e Più richieste di mezzi pubblici potrebbe alla lunga essere un problema se non si sviluppano altre forme di mobilità per chi le vuole usare.

    Purtroppo ci sono associazioni che 'campano' con la ciclabilità e quindi non perdono mai l'occasione di farsi pubblicità sulle spalle altrui. Quindi hanno richiesto spazi loro per auto-promuoversi senza dover pagare nessuna tassa o nessun contributo. Sono quelle associazioni che trovare ogni domenica ad un punto all'altro delle ciclabili, quelle che scrivono sui giornali ogni 10 minuti e che grazie al fatto che percepiscono uno 'stipendio' da questa loro attività hanno tutto il tempo e le motivazioni per stare con il fiato sul collo. Sono quelle che hanno tanti spazi nelle manifestazioni anche quelle organizzate (sembra) il giorno prima (scoprendo poi che sono costantemente presso tutti gli uffici dove conoscono anche il magazziniere oltre che i responsabili). Sembrano che lavorano tanto per gli altri, ma poi guardi a quante ciclabili abbiamo in più dal 2008 e quindi ti accorgi che non sono in grado di proporre qualcosa, che invece di combattere l'Estate Romana sulla ciclabile mettono il loro stand (non so a quali costi) all'interno della manifestazione, che dicono di aver fatto fare a, b, c quando poi ti accorgi che le prime richieste le hanno fatte altri ...

    Alcune hanno avuto anche dei contributi per progetti sulla ciclabilità, ma poi ad esempio per fare un monitoraggio, mi trovo telefonate da parte (non loro stai bene attento) degli uff. tecnici dell'Amministrazione per avere materiale e idee.

    Forse una cosa da far bollire in pentola è un nuovo modo di porsi nei confronti dell'amministrazione. Non delegando le associazioni, ma partecipando e impegnandosi direttamente in un comitato fatto di persone, che elegge dei rappresentanti e che discute dalla base cosa vuol proporre (anche la singola mini ciclabile o la buca xyz) per poi dialogare a nome di persone vere che hanno avuto modo di esprimersi democraticamente (quindi tramite scelte fatte a maggioranza e non in maniera oligarchica).
    E' un argomento 'spinoso' e 'complesso' ma fondamentale perchè si potrebbe rischiare il blocco e il non vedere questo momento di incontro mai prendere vita proprio a causa di gruppi di controllo sulla ciclabilità che servono ad affossare anche le migliori iniziative dell'Amministrazione Capitolina perchè mettono veti e limiti.

     
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    qui fut tout, et qui ne fut rien

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    Ciao Francesco,
    immagino che il tuo intervento come richiesto altrove da Marco/Tenghe sia a titolo personale, visto che qui non ci sono associazioni ma solo singoli ciclisti urbani.

    CITAZIONE (cycom @ 31/1/2012, 17:15) 
    ci faremo abbindolare con lo zuccherino di un miracoloso finanziamento per la Nomentana e noi tutti lí a spellarci le mani con gli applausi.

    Mi permetto di osservare che quello che tu chiami zuccherino in realtà è un elemento fondamentale della mobilità ciclabile visto il volume di possibili utenti che potrebbero salvificamente utilizzarla per raggiungere il centro ed arrivare all'università o al lavoro.
    Già il fatto che si sia costituito da anni un comitato promotore, che ci sia un blog dedicato ad informare dettagliatamente, ed un seguito di tutto rispetto, dovrebbe dare il metro della necessità dell'opera per l'uso quotidiano.
    Per quanto riguarda gli applausi ne ho visti tanti in questi anni di applausi, anche per realizzazioni meno importanti o comunque estremamente rabberciate o addirittura per quelle che costeranno enormemente di più e saranno sottoutilizzate durante la settimana. Il problema non è l'applauso ma il risultato finale.

    CITAZIONE (cycom @ 31/1/2012, 17:15) 
    ma alla fine avremo perso comunque. Il momento è cruciale: se il piano quadro non viene portato all'approvazione del consiglio subito (prima delle prossime elezioni) abbiamo perso tempo negli ultimi 4-5 anni!

    Il piano quadro che tutti insieme ormai cerchiamo di far approvare da oltre due anni sta diventando una chimera ed oltretutto potrebbe essere completamente inattuabile a causa dell'assenza dei finanziamenti che via via sono stati
    tolti. quindi se in questo momento si riescono a trovare fondi (esigui per la verità) per la manutenzione (ripristino!) dell'esistente e per realizzare di cose concrete quali cicloparcheggi e percorsi salvavita diventati urgentissimi ormai visto l'aumento dei ciclisti urbani, allora forse è il caso si di chiedere a gran voce l'approvazione (lo facciamo praticamente ad ogni incontro) ma cercare di avere anche l'uovo oggi, come è accaduto per l'accesso alla metro.

    Quindi si all'approvazione del piano quadro, ma anche si (da parte mia almeno) alla realizzazione immediata di parcheggi e percorsi salvavita da usare subito per la mobilità quotidiana.

    marco
    :lavoro:
     
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  5. cycom
     
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    QUOTE
    a) Piano quadro e mobilità sostenibile - serve sia avere chiaro iter e data di approvazione che pensare anche al futuro dopo il piano quadro
    b) Intermodalità - come usare TPL e Ferrovie con la bici
    c) Manutenzione e infrastrutture - problemi legati alla manutenzione, al miglioramento o al rifacimento di alcune infrastrutture
    d) Campagne informative - come spiegare le iniziative per la ciclabilità e con quale fine
    e) Nuovi modelli/interventi leggeri - serve trovare il modo per costruire senza costi spaventosi di 100mila € /km o 300mila €/km delle piste ciclabili e raccordare le esistenti in modo da occupare spazi che potrebbero essere occupati da automobili o da altre infrastrutture
    f) Giovani - come mobilitare i giovani ad usare la bici, a favorire l'uso non solo sportivo, anche solo per educare al rispetto del ciclista

    I punti dalla b) alla f) sono contenuti nel punto a).

    QUOTE
    immagino che il tuo intervento come richiesto altrove da Marco/Tenghe sia a titolo personale, visto che qui non ci sono associazioni ma solo singoli ciclisti urbani.

    Francamente devo ancora capire bene la differenza... CYCOM è costituita da 300 individui iscritti ad una mailing list che una volta l'anno eleggono un portavoce: che cos'è? Un'associazione? 300 individui? Un'associazione di individui? Boh...

    QUOTE
    Mi permetto di osservare che quello che tu chiami zuccherino in realtà è un elemento fondamentale della mobilità ciclabile visto il volume di possibili utenti che potrebbero salvificamente utilizzarla per raggiungere il centro ed arrivare all'università o al lavoro.
    Già il fatto che si sia costituito da anni un comitato promotore, che ci sia un blog dedicato ad informare dettagliatamente, ed un seguito di tutto rispetto, dovrebbe dare il metro della necessità dell'opera per l'uso quotidiano.

    Nell'oceano dei problemi della ciclabilità di una città come Roma, da Ostia a Centocelle passando per'Aventino, è decisamente uno zuccherino: ripeto che senza una visione strategica e vincolante non si va da nessuna parte, si è sempre schiavi e strumenti di questa politica fine a se stessa e autoreferenziante. Di fronte ad un impegno formale di un Consiglio Comunale su un piano quadro della ciclabilità, io la ciclabile sulla Nomentana non la chiedo, la PRETENDO! E soprattutto non la chiedo ad un politico, la ptretendo da un'istituzione che ha un obbligo d'ufficio. Forse devo ancora impegnarmi per far trasparire la differenza...

    QUOTE
    Il piano quadro che tutti insieme ormai cerchiamo di far approvare da oltre due anni sta diventando una chimera ed oltretutto potrebbe essere completamente inattuabile a causa dell'assenza dei finanziamenti che via via sono stati
    tolti. quindi se in questo momento si riescono a trovare fondi (esigui per la verità) per la manutenzione (ripristino!) dell'esistente e per realizzare di cose concrete quali cicloparcheggi e percorsi salvavita diventati urgentissimi ormai visto l'aumento dei ciclisti urbani, allora forse è il caso si di chiedere a gran voce l'approvazione (lo facciamo praticamente ad ogni incontro) ma cercare di avere anche l'uovo oggi, come è accaduto per l'accesso alla metro.

    Il problema dei fondi è irrilevante, è contenuto nel piano quadro: se il consiglio comunale riafferma con un atto formale che DEVE destinare il 20% degli introiti delle multe per finanziare il piano, basta fare un rapido calcolo: 250.000.000€ (gettito stimato a Roma nel 2010) *20% = 50.000.000€... Cinquanta milioni di euro all'anno che il codice della strada impone di destinare alla ciclabilità, non perchè lo ha concesso un politico ma perchè lo dice la legge!!!
     
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  6. Spak64
     
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    CITAZIONE (cycom @ 1/2/2012, 15:31) 
    Francamente devo ancora capire bene la differenza... CYCOM è costituita da 300 individui iscritti ad una mailing list che una volta l'anno eleggono un portavoce: che cos'è? Un'associazione? 300 individui? Un'associazione di individui? Boh...

    si intende che qui ognuno parla per se stesso e solo a nome di se stesso!!!

    quindi qui per me sei cycom, una persona ed in quanto tale vali uno!! :rolleyes:

    sarebbe interessante coinvolgere, magari sul forum, le 300 persone della mailing list... può darsi, ma penso sicuramente, che abbiano buone idee da esporre.

    Sarei molto curioso!!

    ciao
     
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  7. cycom
     
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    Mai detto di valere di più!
    Solo che mi sembra un pò un ossessione quella di non perdere occasione per prendere le distanze dalle 'associazioni', qualunque cosa si intenda: per me i ciclomobilisti sono un'associazione né più né meno di CYCOM: una mailing list, un blog, poco più. Ad ogni modo non è importante, visto che stiamo parlando del merito e non della forma.
     
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    CITAZIONE (cycom @ 1/2/2012, 15:31) 
    CITAZIONE
    a) Piano quadro e mobilità sostenibile - serve sia avere chiaro iter e data di approvazione che pensare anche al futuro dopo il piano quadro
    b) Intermodalità - come usare TPL e Ferrovie con la bici
    c) Manutenzione e infrastrutture - problemi legati alla manutenzione, al miglioramento o al rifacimento di alcune infrastrutture
    d) Campagne informative - come spiegare le iniziative per la ciclabilità e con quale fine
    e) Nuovi modelli/interventi leggeri - serve trovare il modo per costruire senza costi spaventosi di 100mila € /km o 300mila €/km delle piste ciclabili e raccordare le esistenti in modo da occupare spazi che potrebbero essere occupati da automobili o da altre infrastrutture
    f) Giovani - come mobilitare i giovani ad usare la bici, a favorire l'uso non solo sportivo, anche solo per educare al rispetto del ciclista

    I punti dalla b) alla f) sono contenuti nel punto a).

    No. il punto e) non è compreso nel punto a)
    e) Nuovi modelli/interventi leggeri - serve trovare il modo per costruire senza costi spaventosi di 100mila € /km o 300mila €/km delle piste ciclabili e raccordare le esistenti in modo da occupare spazi che potrebbero essere occupati da automobili o da altre infrastrutture

    E' qualcosa da ottenere subito, a costo basso e rapidamente, perchè in due anni la situazione è cambiata e non si può aspettare di avere la rete prevista nel piano quadro, che oltretutto è già in ritardo ed alcune piste sono state definanziate.

    CITAZIONE (cycom @ 1/2/2012, 15:31) 
    Il problema dei fondi è irrilevante, è contenuto nel piano quadro: se il consiglio comunale riafferma con un atto formale che DEVE destinare il 20% degli introiti delle multe per finanziare il piano, basta fare un rapido calcolo: 250.000.000€ (gettito stimato a Roma nel 2010) *20% = 50.000.000€... Cinquanta milioni di euro all'anno che il codice della strada impone di destinare alla ciclabilità, non perchè lo ha concesso un politico ma perchè lo dice la legge!!!

    Infatti hanno definanziato già tutto quello che era stato previsto dalla giunta precedente, di trucchi per girarci intorno sono semplici (per loro), ci siamo scordati che per quest'anno sono stati stanziati 48.000 euro ? quando solo per la manutenzione ne servono 500.000 ?

    per quanto riguarda la discussione, lo spirito è quello di una persona un voto, altrimenti si falsa tutto, non stiamo parlando di rappresentanza ma di riflessione comune.

    marco
     
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  9. tenghetenghe
     
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    Alt! Alcune precisazioni per tanta gente soprattutto i neofiti.

    Glossario
    CRC = Comitato Roma Ciclabile (agglomerato delle associazioni ciclistiche romane)
    PQ = Piano Quadro
    IFAD = organizzazione legata come FAO a ONU e che risiedono a Roma (ci metterei anche WFP anche se non ha un gruppo ciclistico ma vedo solo 1 o 2 ciclisti a parco de medici)


    Cyclom in quanto associazione sei invitato a dialogare dentro il CRC dove nello statuto ci sono le associazioni e dove come associazione partecipate da tempo. (inciso non ho sempre chiari i risultati che negli ultimi anni siano stati ottenuti dal CRC nel suo complesso, ma credo sia un mio limite intellettuale)
    In quanto individuo vale quanto ti ha detto Spark qui. Ovvero oltre te le 300 persone della FAO sono capaci a parlare in loro nome? Allora intervengano con le loro opinioni personali. IFAD ci riesce in qualche maniera e non ha un'associazione.

    Credo che le associazioni ciclistiche siano un serio problema ma questo è un giudizio personale. Ciclomobilisti sono aperti e fluidi e NON associazione per scelta e vocazione.

    Nel piano quadro ci sono tante cose sottointese per questo le abbiamo esplicitate per evitare che non arrivasse un certo tipo di messaggio.
    Il primo punto serve proprio per chiedere l'approvazione di quel piano che poichè è stato fatto male (credo che ci abbiate partecipato anche in parecchi del CRC ma il giudizio non è positivo per molte imprecisioni e inesattezze) ma per evitare che una qualsiasi obiezione potesse ostacolarne ulteriormente l'approvazione (operazione che è riuscita in più fasi ad una associazione che è riuscita anche a far cambiare il modo di approvazione - non lo ammetterà mai, però) ci siamo turati il naso e ci siamo prodigati per farlo approvare in ogni dove ci venisse richiesto il nostro supporto (vedi XII) mentre stessa cosa non è avvenuta per molte associazioni e municipi (perchè ogni associazione deve dire la sua cesellare e marchiare il PQ).
    Però il giorno dopo l'approvazione occorre ripartire con la stesura di un nuovo PQ che coinvolga delle visioni più strategiche e condivise.

    Gli altri temi sono stati aggiunti perchè abbiamo capito che ci sono troppe interpretazioni e veti incrociati e quindi occorre spiegare all'amministrazione e per interposta persona anche tra noi cosa fare per un programma a breve termine (ovvero entro fine 2012) che possa portare a dei risultati utili.

    Sono contento che almeno qui si abbia però un dialogo perchè temo che lo stesso non ci sia a livello di CRC.

    Non vi preoccupate della proposte che volete fare: fatele poi cercheremo di inserirla all'interno di quei punti o in altri momenti di incontro con Amministrazione. A noi serve capire il pensiero di tutti, abbiamo bisogno di non vedere solo con i nostri occhi.

    ML
     
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  10. Frillobyte
     
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    Per essere "ciclista urbano quotidiano" a Roma ci vuole coraggio e voglia di libertà. Una delle motivazioni per non usare la bici a Roma che sento più spesso da potenziali "bikers to work" è quella della sicurezza, del fare da bersaglio ai rosicanti automobilisti. Per chi lavora, l'inail non riconosce l'infortunio in itinere se non avvenuto su pista ciclabile.. e per chi non lavora? e poi, basta una assicurazione per stare tranquilli? No, perché noi i danni li elenchiamo sulla cartella clinica e non sul CID. In pratica non rimane che pretendere piste ciclabili dapertutto e educazione stradale per tutti, +campagne, +quiz alla motorizzazione.
    Sono d'accordo con Cycom a spingere soprattutto per ottenere la formalizzazione del piano quadro della ciclabilità che preveda anche le quote dei fondi annuali da impegnare per legge.
    ciao, m.
     
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  11. cycom
     
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    CITAZIONE
    e) Nuovi modelli/interventi leggeri - serve trovare il modo per costruire senza costi spaventosi di 100mila € /km o 300mila €/km delle piste ciclabili e raccordare le esistenti in modo da occupare spazi che potrebbero essere occupati da automobili o da altre infrastrutture

    Con me sfondate una porta aperta, sono un accanito sostenitore della 'striscia gialla' a margine della careggiata, come si fa counemente in tutta Europa e nel mondo (ho delle bellissime foto che ho fatto a Sydney dove le ciclabili si fanno su strada con la vernice!). E il PQ le prevede. Il problema è politico: se un ciclista subisce un incidente su una pista ciclabile 'leggera' il politico che l'ha autorizzata perde voti, per cui avrà sempre la tendenza a pararsi il più possibile, anche se ciò vuol dire sperperare denaro per inutili parapedonali!

    CITAZIONE
    Nel piano quadro ci sono tante cose sottointese per questo le abbiamo esplicitate per evitare che non arrivasse un certo tipo di messaggio.

    ?? non capisco...
    CITAZIONE
    Il primo punto serve proprio per chiedere l'approvazione di quel piano che poichè è stato fatto male (credo che ci abbiate partecipato anche in parecchi del CRC ma il giudizio non è positivo per molte imprecisioni e inesattezze)

    Personalmente ho criticato duramente il PQ nei contenuti, ma ci ho anche dedicato tanto tempo, con l'approccio più trasparente, pragmatico e costruttivo possibilie, come la stragrande maggioranza di chi incontro al CRC.

    CITAZIONE
    Glossario
    CRC = Comitato Roma Ciclabile (agglomerato delle associazioni ciclistiche romane)
    PQ = Piano Quadro
    IFAD = organizzazione legata come FAO a ONU e che risiedono a Roma (ci metterei anche WFP anche se non ha un gruppo ciclistico ma vedo solo 1 o 2 ciclisti a parco de medici)

    CRC = Coordinamento Roma Ciclabile
    FAO, WFP e IFAD sono agenzie delle Nazioni Unite

    Ecco i ciclisti dell'IFAD, esistono davvero!

    CITAZIONE
    Sono contento che almeno qui si abbia però un dialogo perchè temo che lo stesso non ci sia a livello di CRC.

    ?? non capisco nemmeno questo, forse parliamo di due CRC diversi...

    CITAZIONE
    Credo che le associazioni ciclistiche siano un serio problema ma questo è un giudizio personale. Ciclomobilisti sono aperti e fluidi e NON associazione per scelta e vocazione.

    ?? scusa ma non capisco nemmeno questo: se ti riferisci a BiciRoma tanto per non fare nomi, non fa più parte del CRC, e ad ogni modo credo che nel complesso faccia tanti danni quante buone cose, non penso sia lui il problema della cicalbilità a Roma! Il CRC è nato proprio per superare il discorso delle associazioni o non-associazioni.

    CITAZIONE
    Ciclomobilisti sono aperti e fluidi e NON associazione per scelta e vocazione.

    Vista la 'tensione' e la'diffidenza' che aleggia su questo forum non si direbbe, comunque continuo sinceramente a non capire che vuol dire questo mantra della NON-associazione, detto da uno che non fa parte di nessuna 'asociazione', non ha mai avuto una tessera se non quella della GS né il becco di un quattrino per quello che fa volontariamente, pensando soprattutto a dove crescerannoi miei 3 bambini...
     
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  12.  
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    CITAZIONE (cycom @ 1/2/2012, 20:31) 
    CITAZIONE
    e) Nuovi modelli/interventi leggeri - serve trovare il modo per costruire senza costi spaventosi di 100mila € /km o 300mila €/km delle piste ciclabili e raccordare le esistenti in modo da occupare spazi che potrebbero essere occupati da automobili o da altre infrastrutture

    Con me sfondate una porta aperta, sono un accanito sostenitore della 'striscia gialla' a margine della careggiata, come si fa counemente in tutta Europa e nel mondo (ho delle bellissime foto che ho fatto a Sydney dove le ciclabili si fanno su strada con la vernice!). E il PQ le prevede.

    Non parliamo solo di strisce gialle in carreggiata ma anche di strisce su marciapiedi ampi in o laddove sono pressoché inutilizzati dai pedoni, ti faccio tre esempi: via cilicia, via tuscolana tra arco di travertino e santa maria ausiliatrice, ponte delle valli, ma se ne potrebbero fare tantissimi altri ed i costi sarebbero minimi, e ne fruirebbero anche i disabili.
    Queste piste si fanno anche all'estero (le ho viste di persona) : nizza, barcellona, dublino.
    Da noi però diventa un tabu' perchè i pedoni non vogliono (i pedoni o l'associazione dei pedoni ?),
    i bicisportivi non vogliono (FCI/Uisp), quindi non diamo sempre la corpa ai politici.
    Uno che va al lavoro tutti i giorni, un anziano, un genitore con i figli, preferirebbe comunque avere una pista disegnata subito invece di attendere altri 4 anni per avere la "definitiva", che magari poi fa giri assurdi.
    inoltre se si abolisse l'obbligo di circolare sulle piste, si toglierebbero di mezzo tanti alibi...

    CITAZIONE
    Vista la 'tensione' e la'diffidenza' che aleggia su questo forum non si direbbe, comunque continuo sinceramente a non capire che vuol dire questo mantra della NON-associazione, detto da uno che non fa parte di nessuna 'asociazione', non ha mai avuto una tessera se non quella della GS né il becco di un quattrino per quello che fa volontariamente, pensando soprattutto a dove crescerannoi miei 3 bambini...

    Lasciamo perdere i soldi che entrano in tasco non abbiamo mai accusato nessuno di prendere mazzette, ma certamente di prendere soldi (finanziamenti, 5xmille ecc.) che vengono spesi per la vita associativa, quando potrebbero essere spesi per la comunità.
    Come non fai parte di un'associazione ? il Cycom è o non è un'associazione ?
    Non ha finanziamenti o facilitazioni da parte di nessuno? Altri hanno il 5 x mille.
    Noi per la maggior parte delle opere promozionali spille, fotocopie, adesivi ce li facciamo in proprio.
    il resto ce lo paghiamo con piccole collette volontarie (senza obbligo) fra noi.

    Il problema è che con questa storia di istituzionalizzare la rappresentanza si è persa di vista la realtà quotidiana.
    A parte Cycom, quanti degli iscritti alle associazioni di CRC (a parte i vari presidenti/portavoce ecc.) vanno in bici tutti i giorni, o comunque tendono a privilegiare l'uso della bici quotidiano.

    Qui non aleggia nessuna tensione o diffidenza Francesco, è una constatazione le associazioni spesso rappresentano
    il proprio portavoce non le persone che sono iscritte, queste ultime passive spesso non sanno neanche cosa accade.
    Quindi lasciamo perdere le sigle, su questo forum tutti intervengono a titolo personale, qui non conta l'associazione di provenienza, ma senza ideologie senza fanatismi, contano i singoli che usano o intenderebbero usare quotidianamente la bicicletta e ci raccontano le proprie esigenze cui cerchiamo di rispondere,
    chi può si impegna di più gli altri anche solo raccontando le proprie esperienze.

    marco
     
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  13. cycom
     
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    QUOTE
    Come non fai parte di un'associazione ? il Cycom è o non è un'associazione ?
    Non ha finanziamenti o facilitazioni da parte di nessuno? Altri hanno il 5 x mille.
    Noi per la maggior parte delle opere promozionali spille, fotocopie, adesivi ce li facciamo in proprio.
    il resto ce lo paghiamo con piccole collette volontarie (senza obbligo) fra noi.

    Ripeto, dipende che intendi per associazione. CYCOM non ha tessere, non chiede soldi a nessuno né li riceve da nessuno. I pochi euro che abbiamo li raccimoliamo grazie al bike-sharing aziendale che abbiamo messo in piedi a nostre spese (riciclando alcune bici abbandonate/regalate). Formalmente costituiamo un 'gruppo di attività' all'interno della FAO Staff Coop (l'equivalente di un CRAL aziensale) che si è formalmente registrata come associazione.

    QUOTE
    Non parliamo solo di strisce gialle in carreggiata ma anche di strisce su marciapiedi ampi in o laddove sono pressoché inutilizzati dai pedoni, ti faccio tre esempi: via cilicia, via tuscolana tra arco di travertino e santa maria ausiliatrice, ponte delle valli, ma se ne potrebbero fare tantissimi altri ed i costi sarebbero minimi, e ne fruirebbero anche i disabili.
    Queste piste si fanno anche all'estero (le ho viste di persona) : nizza, barcellona, dublino.
    Da noi però diventa un tabu' perchè i pedoni non vogliono (i pedoni o l'associazione dei pedoni ?),
    i bicisportivi non vogliono (FCI/Uisp), quindi non diamo sempre la corpa ai politici.

    Diciamo che non dovremmo fare ai pedoni quello che gli automobilisti fanno ai ciclisti, ovvero sottrarre spazio. Altrimenti è una guerra tra poveri. Il problema è politico perchè fare ciclabili a margine della carreggiata toglie spazio ai parcheggi. E questo a Roma non paga politicamente.

    QUOTE
    inoltre se si abolisse l'obbligo di circolare sulle piste, si toglierebbero di mezzo tanti alibi...

    Quoto e sottoscrivo!
     
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    qui fut tout, et qui ne fut rien

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    CITAZIONE (cycom @ 2/2/2012, 11:05) 
    Formalmente costituiamo un 'gruppo di attività' all'interno della FAO Staff Coop (l'equivalente di un CRAL aziensale) che si è formalmente registrata come associazione.

    Ma allora de che stamo a parlà ?

    CITAZIONE (cycom @ 2/2/2012, 11:05) 
    CITAZIONE
    Queste piste si fanno anche all'estero (le ho viste di persona) : nizza, barcellona, dublino.
    [...]
    ti faccio tre esempi: via cilicia, via tuscolana tra arco di travertino e santa maria ausiliatrice, ponte delle valli, ma se ne potrebbero fare tantissimi altri ed i costi sarebbero minimi, e ne fruirebbero anche i disabili.

    Diciamo che non dovremmo fare ai pedoni quello che gli automobilisti fanno ai ciclisti, ovvero sottrarre spazio. Altrimenti è una guerra tra poveri. Il problema è politico perchè fare ciclabili a margine della carreggiata toglie spazio ai parcheggi. E questo a Roma non paga politicamente.

    Mi devi spiegare una cosa, parli perchè conosci i posti che ti ho indicato o parli per principio ?

    Quei marciapiedi sono ora come ora:
    - via cilicia, nelle due tratte non ci passano quasi mai pedoni, al limite ci parcheggiano le auto, i pochi pedoni che ci ho incontrato quotidianamente (anziani), sarebbero ben felici di veder togliere le auto dai marciapiedi e dichiarano di non vedere fastidio nelle bici. che già la usano non avendo realmente alternative.
    sai che è uno dei percorsi più usati in assoluto per raggiungere e tornare dalla pista colombo ?
    certaente è l'unico quando è buio.

    -via tuscolana, il marciapiedi di cui parlo costeggia il muro di cinta della banca d'italia, ora come ora ci parcheggiano sopra le automobili, quel tratto di tuscolana (non essendo presenti negozi o edifici di abitazione9 somiglia moltissimo ad un pezzo di autostrada.
    I bambini del quartiere potrebbero andare a scuola in bicicletta, visto che c'è una scuola elementare lungo il percorso, sul marciapiedi opposto

    - marciapiedi del ponte delle valli, in entrambi i sensi, non ci passa NESSUNO!!!!!
    sai quanta gente potrebbe fruirne visto che quel ponte è un'autostrada a tre corsie per parte ?
    sai che potrebbe rappresentare un buon modo per raggiungere la stazione del treno Nomentana per chi proviene da conca d'oro ? usufruendo del tunnel pedonale su viale somalia ?

    Insomma vedi che nessun pedone ne avrebbe danno e molti pedoni/ciclomobilisti invece ne avrebbero vantaggio...

    marco
     
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  15. tenghetenghe
     
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    Purtroppo per non fare ciclabili sui marciapiedi occorre anche modificare il DM 557 - e il Piano Generale Traffico Urbano (Regolamento Viario) del Comune di Roma.
    Quelle su strada saranno comunque limitate e si dovranno necessariamente 'condividere' con le auto e la carenza di spazio.
    Secondo me "invadere" lo spazio dei pedoni è un falso problema perchè già lo invadono ma nessuno se ne lamenta: auto parcheggiate, moto parcheggiate, benzinai e bancarelle varie, cassonetti, piante non potate, deiezioni canine ...
    Forse invece si potrebbe andare a proteggere certi spazi assieme ed imparare a condividerli senza problemi (ovvio non ci posso andare in BdC a 30Km/h e senza luci!!)

    Proprio con ciclabili leggere vorremmo proporre sia su strada (almeno per tutte le strade dove c'è divieto di fermata e sosta e almeno per il senso di marcia) NON su vie ad alto traffico veicolare e su marciapiedi più larghi di 3m (sempre 1 senso di marcia - come da PGTU e DM la distanza minima da uscite condomini / negozi è di 2 m)

    Questo dovrebbe consentire di 'proteggere' zone di sosta e fermata e marciapiedi da parcheggi, tavolini e bancarellari (ovvero aiutare a condividere spazio con pedoni).

    Ovviamente gli attraversamenti dovrebbero avere corretta segnalazione con precedenza per pedoni/bici e la possibilità di attraversare stando in sella.

    Dovremmo fare anche azioni verso INAIL e ANIA per capire cosa succede su tali percorsi in caso di incidente e se finalmente pensano ad una RC solo per biciclette vera. Se in questo ci aiutasse Roma Capitale saremmo meno soli e più avanti

    ML
     
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49 replies since 27/1/2012, 15:49   1193 views
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