Polemica a Toronto dopo la morte di una ciclista

Lista dei Privilegi degli autisti

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  1. tenghetenghe
     
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    Una madre in attesa di un altro figlio è stata investita e uccisa mentre era in bici (al 5° mese di gravidanza) a Toronto lunedì scorso. Tra i vari commenti che ho visto (seguendo ellenblue su twitter) volevo proporvi questo che ho tradotto alla meno peggio (scusate vi rimando al sito originario).

    La Lista dei Privilegi degli Autisti (tratta da http://scintillator.wordpress.com/2011/11/...lege-checklist/)

    1. Se sono ferito o ucciso durante la guida, ma non ero ubriaco o ho commesso colpa grave, allora non posso essere incolpato per il solo fatto di guidare.

    2. Se vivo in Nord America (ci si mette anche Italia), la mia guida è sovvenzionata dal mio governo locale, regionale e federale, che forniscono le strade e le infrastrutture. La sovvenzione che deve essermi data è ben oltre quella data a qualsiasi altra forma di trasporto quotidiano.

    3. Imparare a guidare è un rito di passaggio, visto come un passo normale e necessario verso l'età adulta, mentre le altre forme di trasporto sono visti come infantile o impraticabili.

    4. Se scelgo di trasportare i miei figli in macchina, non voglio essere chiamato un cattivo genitore o rimproverato per questo.

    5. Se mio figlio è ferito o ucciso mentre è nella mia macchina, non voglio essere incolpato per la loro morte a meno che non venga provato che ero completamente ubriaco o commettevo altra grave negligenza.

    6. Se durante la guida io ferisco o uccido un'altra persona, siano questa un altro conducente, un passeggero, un pedone o un ciclista, se non mi trovano ubriaco o che commettevo altra grave negligenza questo deve essere considerato niente di più che un incidente deplorevole.

    7. Vaste aree della città, provincia, o zona rurale in cui vivo devono essere costruite e predisposte per chi guida (auto/moto/camion), ad esclusione di altre forme di trasporto, e dovrebbe essere totalmente inaccessibile ai non-guidatori.

    8. Durante il viaggio non devo avere esperienza di freddo, caldo, pioggia o neve per più di qualche minuto a meno che lo scelga deliberatamente.

    9. Io posso lamentarmi con amici, parenti, e conoscenti di piccoli incidenti e altri disturbi senza che possa essere detto che dovevo smettere di guidare.

    10. E 'più facile per me di quanto non lo sia per i non-piloti di acquistare molti beni di prima necessità, come generi alimentari, in quanto sono spesso venduti in posti posizionati in modo auto-centrico e che devono essere difficilmente accessibili con altri mezzi di trasporto. Dovrei avere anche il vantaggio di più facile ed economico acquisto all'ingrosso.

    11. A meno che io non sia molto stravagante, i soldi che ho speso per l'acquisto e la gestione la mia macchina non devono poter essere visti e considerati come spreco, poiché una macchina è una necessità.

    E la più ovvia:

    12. In transito, sono protetto da una macchina da 2 tonnellate di metallo che è più veloce, più forte e più resistente di qualsiasi altra cosa che incontro sulla strada (posso considerare solo altre grandi auto e camion). Se io sono coinvolto in una collisione con un pedone o un ciclista, anche se io non sono colpevole, io potrei essere molto più propenso a scappare senza che si possano imputare a me le conseguenze delle lesioni gravi o della morte dell'investito.

    È tutto quello che mi viene in mente al momento. Sono sicuro che ci sono più.
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    Ovviamente quanto tradotto alla meglio si tratta di una esagerazione paradossale e provocatoria.
    Tanto che ha provocato una reazione anche molto interessante (è il post che viene subito dopo) dove vorrei cogliere una frase importantissima:

    Cyclists are not oppressed for being cyclists. I Ciclisti non sono oppressi perchè sono Ciclisti.

    Vorrei condividere un paio di riflessioni:
    a) Tutto il mondo è paese. Ovvero andare in bici in Italia non è più o meno rischioso di andarci in altre città o nazioni. Se ci sono più ciclisti senz'altro ci saranno meno auto e quindi meno rischi, ma mai nessun rischio sarà mai pari a zero (per definizione proprio di rischio). Quindi guidate con prudenza (non è mai eccessiva) ben visibili e con mai troppa sicurezza di sè e degli altri.
    b) Ci deve essere sempre rispetto degli altri in qualsiasi mezzo stia conducendo, cercando di non sentirsi mai superiore o più uguale degli altri e considerare anche chi si sta trasportando. Anche in bici possiamo commettere delle azioni che possono provocare incidenti: non siamo anche noi perdonabili poiché siamo in bicicletta. Anche a me è capitato di accapigliarmi (nel senso letterale del termine) con automobilisti. Perché spesso ci si sente impotenti e senza capacità di reagire o di difendersi. (ci sarebbe da fare un piccolo rifermento all'uso sanzionatorio del clacson - che il drin drin della bici rende inefficace ma lo evito - vi rimando al piccolo trattato di ciclosofia - se lo recuperate in qualche libreria).
    c) Non uso la bici perchè è ecologica, ma perchè è un'appendice della mia umanità. L'auto o la moto tendono a pormi delle appendici che superano le capacità umane tanto che le si deve misurare in cavalli e ora in centinaia di cavalli, mentre la bici mi fa vedere e vivere a velocità più sostenuta ma sempre a misura umana. Questo però non è facile da far capire se le persone non provano ad usare la bici. Chi la usa solo la domenica non ne coglie tutti gli aspetti e anzi la sovraccarica di accessori per renderla più vicino all'auto o moto lasciata solo per un giorno. E' un uso sportivo (veloce o che deve superare oltremodo i limiti umani spesso e da qui tante morti di quest'estate sulle montagne di ciclisti - ma anche questo è argomento molto lungo da trattare e lo lascio per ora) diverso da un uso umano e che deve vedere l'essere umano di nuovo al centro.

    Purtroppo ci incastrano - la vita è spesa in spostamenti senza senso e di fretta perchè devi lavorare di più - facendo lavorare meno gente - perchè gli orari sono pensati da persone che non pensano (prendere i figli a scuola alle 16.30 quando il mio orario è fino alle 18.00 minimo, entrata alle 8.30 quando alla stessa ora o prima devo essere dalla parte opposta della città). Riusare la bici in città credo sia un lusso a cui si dovrebbe tendere: avere tempo e usarlo a misura d'uomo - i famosi 5 o 6 Km. Se la gente capisse che non sono le lussuose auto a creare questo extra, ma la fatica di essere nuovamente esseri umani, forse capirebbe perchè Mercedes, Ducati, Ferrari hanno fatto anche loro le loro Biciclette: quello è il lusso supremo.

    In una settimana da una parte all'altra del mondo e dell'Italia sono morte tante, troppe persone in bici e sulle strade. Ma non sono le strade assassine, ma gli uomini e le donne che non rispettano se stesse e gli altri.



     
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    Mammifero Bipede

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    Commento solo perché a Toronto ci sono stato ad agosto e l'ho trovata una città, rispetto a Roma, ciclabilissima... ma sempre e comunque a misura di automobile (come il resto del Nordamerica).

    Sui "privilegi degli automobilisti" c'è poco da dire: ad un certo punto intorno alla metà del secolo scorso è parso normale che tutti dovessero possedere ed usare un'automobile, il resto è venuto di conseguenza. Come per ogni cosa: abbiamo pensato di possedere le automobili, mentre erano le automobili a possedere noi.
     
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  3. less82
     
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    Grazie Tenghetenghe di questo bel post, un'occasione in più per riflettere.
    Ieri sera mi è capitato di parlare anche di bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, con un gruppo di persone per lo più non cicliste. Quello che è uscito anche lì, in particolare da un ragazzo che usa lo scooter quotidianamente anche per brevi e brevissimi spostamenti, è che la città o la vita autocentrica o motocentrica (siamo sempre lì) è quella che ci siamo ritrovati e con la quale siamo cresciuti: liberarcene è anche e soprattutto un problema di testa (questo ragazzo diceva che le rare volte che gli era capitato di prendere la bici si sentiva "lento" e la cosa lo snervava). Capire che questo apparente "voler fare un passo indietro" è in realtà un enorme passo avanti per la vivibilità delle nostre città, per la nostra salute e anche per dare una risposta seria al macigno del traffico romano (più bici in giro sono meno macchine... sembra tanto ovvio...) è la chiave di volta su cui credo, nei prossimi anni, sempre più persone si interrogheranno.

    La cosa belle è che al termine della chiacchierata di ieri sera, il ragazzo con lo scooter si fosse messo a riflettere su come sarebbe bello sfidare i propri limiti e andare contro la propria pigrizia...
     
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  4. IZ0DLZ
     
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    "Oltre" che Ciclista -che adopera la bici al 100% delle sue possibilità- , sono anche Automobilista (ho lavorato a lungo in autoconcessionaria ed ho l'attestato di autocollaudatore diagnostico , ho frequentato corsi di guida avanzata e sono stato tesserato CSAI) sono Motociclista (momentaneamente senza moto causa congiunture avendo altre priorità,. ma in sella alle due ruote a motore ci ho fatto spesso turismo a grandissima distanza) e vi dirò -con una discreta esperienza- che tutti quelli che fanno queste considerazioni, con un volante in mano sono delle grandi "pippe".
    Spesso fanno incidenti per gravi imperizie poiché non pilotano il veicolo ma semplicemente lo spostano par pari come (non) viene insegnato a scuola guida. Il primo errore che viene commesso è proprio intendere il mezzo come prolungamento delle proprie estremità fisiche, errore #1 che il Dr. Sigfried Stohr mette come lezione iniziale a tutti i corsi di guida sicura e di pilotaggio.
    Idem per lo scooterista che -come menzionava giustamente Bikediablo in altro post- è troppo disinvolto in mezzo al traffico non rispettando distanze di sicurezza ed arrivando alla cieca in situazioni di pericolo con il classico vizio di adoperare l'acceleratore "on-off", entrare in curva senza nessuna cognizione di come sterzi un veicolo a due ruote (provate a chiedere a chiunque cosa sia un effetto giroscopico e cosa si debba fare per curvare con una due ruote). In riferimento a ciò, le volte che ho condotto la moto nel ciclo urbano (non moltissime poiché ho sempre preferito la bici in quella condizione) ho sempre avuto una percezione di pericolo almeno dieci volte maggiore che su di una statale apenninica in inverno (ove sia lo scooterista sia il cretinetto emulo di Valentino in sella alla CBR che impenna in città non ce lo incontri mai)

    In soldoni, l'impiego del mezzo meccanico da parte dell'essere umano è spesso accompagnato da faciloneria, approssimazione ed incompetenza. Oltre all'ipocrita mancato rispetto del prossimo: basta scendere da (un cassone di) SUV e muovere due passi per diventare pedone.

    Purtroppo non è esente neppure il ciclista da queste critiche: talvolta chi pedala una BdC od una Mtb da svariate migliaia di € con tanto di abbigliamento al top passa col rosso e pedala affiancato x4; spesso incontri dei "faciloni" che saltano in sella ad un arrugginito cancello e con questo -di sera e a pochi cm dai portoni- si fanno i marciapiedi a 25Kmh ed i viali contromano senza neppure una luce :ph34r: rischiando di centrare chi in bici sul marciapiede ci è costretto ad andare (bimbi in bici: ad es in Germania è consentito sino a 9 anni di pedalare sempre sui marciapiedi)

    C'è chi ride quando vede la mia Bdc con gli specchietti ed il campanello. A lui rispondo che ce ne sono tanti al cimitero che ridevano quando c'era da mettersi le cinture al volante come sui sedili posteriori, , il casco allacciato in moto e -non ultimi- quelli in bici che spostandosi di pochi mm non hanno visto arrivare l'autotreno a rimorchio.

    Magari domani capiterà anche a me di morire per traffico, ma almeno cerco di evitare con i fatti -mezzo equipaggiato e guida cosciente- infausti eventi anziché con le chiacchiere. Per lavoro sono abituato ad ottenere risultati per conferma tecnico-scientifica, altri (ad es bloggisti e giornalisti) per ricerca di consenso popolare (che fa tanta audience, copie vendute, siti visitati e banner cliccopagati ma pochi fatti concreti)
     
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  5. andrea.san
     
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    Nel frattempo purtroppo la strage non si ferma.

    http://roma.corriere.it/roma/notizie/crona...131081633.shtml
     
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  6. svirgoletta
     
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    CITAZIONE
    Come per ogni cosa: abbiamo pensato di possedere le automobili, mentre erano le automobili a possedere noi.

    Mi piace questa affermazione, se posso la riutilizzerò
     
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    Mammifero Bipede

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    CITAZIONE (andrea.san @ 11/11/2011, 16:51) 
    Nel frattempo purtroppo la strage non si ferma.

    http://roma.corriere.it/roma/notizie/crona...131081633.shtml

    Stavolta è anche peggio:
    http://cicloappuntamenti.forumfree.it/?t=58780921
     
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  8. IZ0DLZ
     
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    CITAZIONE (Marcopie @ 11/11/2011, 21:51) 
    CITAZIONE (andrea.san @ 11/11/2011, 16:51) 
    Nel frattempo purtroppo la strage non si ferma.

    http://roma.corriere.it/roma/notizie/crona...131081633.shtml

    Stavolta è anche peggio:
    http://cicloappuntamenti.forumfree.it/?t=58780921

    :( Ho postato...

    aggiungo che è NECESSARIO recepire un Norma di una direttiva CE

    Qui
     
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7 replies since 10/11/2011, 21:06   121 views
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