Rimozione pedivelle bloccate

movimento centrale con perno quadro conico

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  1. hybridvtr
     
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    Desidero riportare questa esperienza perchè potrebbe capitare ad altri, se non è già successo.
    Antefatto.
    Qualche mese fa un amico rumeno mi ha riportato una bici da corsa dalla Romania. Si tratta di una "Modulus" marca Nishiki in acciaio con gruppo Exage. 52/42 anteriore, 13/23 posteriore. Leve cambio tipicamente sulla canna obliqua, fabbricazione anni 85-90 circa.
    Non trovandomi a mio agio con la piega da corsa ho montato un manubrio da MTB ed ho sostituito la cassetta pignoni con un 13/34.
    Va che è una meraviglia.

    Evento.
    A un certo punto ho percepito sui pedali la tipica anomalia delle calotte lente o delle sfere consumate ed ho deciso di passare al protocollo di manutenzione.
    Qui sono cominciati i problemi. Ho iniziato con la pedivella sinistra. Ho irrorato abbondantemente con wd40, ho avvitato a fondo l'estrattore ed ho iniziato ad agire sul bullone centrale con cautela. A un certo punto ho sentito con sollievo che veniva via senza sforzo. Purtroppo non si trattava della pedivella ma del filetto della pedivella, sporco e ossidazione l'avevano saldata al perno quadro.
    Poco male, sono andato dal mio meccanico (automobili) che mi ha prestato un angolo e un estrattore a griffe professionale. Troppo professionale, le griffe non entravano perfettamente nello spazio tra pedivella e calotta del mc e sono solo riuscito a rigare la pedivella. Mi sono arreso ed ho portato la bici da un ciclista che, sentita l'anamnesi, mi ha dato appuntamento per il giorno dopo.
    Responso: bisogna tagliare la pedivella e sostituirla (un'opportunità: sostituzione della guarnitura con una 52/42/30). Tuttavia non volendo arrendermi ho ritirato tutto e me ne sono tornato a casa. Piazzatomi davanti al computer, per prima cosa ho ordinato un set di tre estrattori a griffe su Internet, per seconda ho disegnato una coppia di cunei a triangolo rettangolo con scasso centrale per il perno quadro. Ho fatto un giro sui forum ed ho rilevato che il problema era più diffuso del previsto e si concludeva invariabilmente con il taglio della pedivella. Comunque nel fine settimana, in Abruzzo, mi sono messo al lavoro ed ho realizzato i due cunei, che, inseriti contrapposti tra pedivella e calotta ed opportunamente martellati avrebbero dovuto risolvere il mio problema. Avevo il conforto tecnico di due ingegneri meccanici e di mio cognato, nella cui officina di tornitura e fresatura avevo realizzato il mio capolavoro ingegneristico. Momento previsto per il test: lunedì sera appena tornato dal lavoro.

    Soluzione.
    Mentre tornavo dalla metro improvvisamente il piede sinistro è andato a vuoto con rischio di caduta rovinosa: la pedivella sinistra, cui non avevo riavvitato il bullone di serraggio, aveva ceduto improvvisamente sganciandosi dal perno
    La spiegazione che mi sono data è che per alleggerire l'accoppiamento conico basta uno spostamento di meno di un decimo di millimetro e questo è avvenuto grazie al wd40, che ha contribuito a sciogliere l'ossidazione, e alle vibrazioni che, in assenza del bullone di fissaggio, hanno prodotto quel movimento di un decimo di millimetro che ha fatto sganciare la pedivella.
    Purtroppo non sono riuscito a testare il mio marchingegno stile Archimede (non quello di Siracusa ma quello di Topolino), nè gli estrattori a griffe che mi erano arrivati nel pomeriggio.

    Conclusione.
    Comunque, se vi dovesse accadere, non sfilettate inutilmente il foro delle pedivelle e non martellatele con mazzette da 5 kg. Togliete il bullone di fissaggio, irrorate ripetutamente di svitol e dintorni e usate la bici. Unica accortezza portatevi dietro i due bulloni e una chiave a tubo da 14 (per riaccoppiare provvisoriamente pedivelle e perno quadro). Tornati a casa smontate tutto, pulite accuratamente i pezzi, ingrassate generosamente (magari con grasso specifico) e riaccoppiate, ancora meglio se fosse possibile avvitare i bulloni di fissaggio con chiave dinamometrica.
    Spero che queste indicazioni vi siano utili nel caso increscioso che vi troviate di fronte a un problema di questo genere. Il sistema non costa nulla, quindi provate questo prima di acquistare utensili o di mettere mano alla sega da metalli.
    Spero che non accada, ma se qualcuno dovesse aver bisogno dei cunei o degli estrattori non faccia complimenti.

    V.
     
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0 replies since 5/8/2014, 00:11   3502 views
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