OBBLIGO A PERCORRERE LE CICLOPEDONALI

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  1. Cicleppe
     
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    Abbiamo già parlato della soppressione dell'articolo 8 sul "senso unico Eccetto Bici".
    Vorrei qui concentrarmi sulla modifica b, che riguarda l'obbligo da parte dei ciclisti di percorrere le piste ciclabili, ove presenti.
    7QufMV
    Così com'è il comma 9 dell'art. 182 del CDS è soggetto ad interpretazione. Non è chiaro, cioè, se riguarda le piste ciclabili vere e proprie o anche le piste ciclopedonali.
    La questione non è di lana caprina: una pista ciclopedonale è fondamentalmente un marciapiede dove è permesso pedalare. Questo comporta che bisogna percorrerla lentamente per evitare rischi ai pedoni (che hanno comunque la precedenza). L'inserimento di quella semplice parolina lascerebbe al ciclista la scelta se percorrere la ciclopedonale o meno: se vuole andare veloce va su strada, se sta facendo una passeggiata lenta va sulla ciclopedonale.

    Ma c'è di più: una pista ciclabile non è caratterizzata solo dall'essere riservata "esclusivamente" (la parolina che si voleva inserire) alle bici, ma deve anche rispettare tutta una serie di specifiche costruttive (larghezza minima, raggio delle curve, materiali, ecc.). Una pista ciclopedonale invece non deve, permettendo le più grandi efferatezze progettuali che possono renderla controproducente invece che utile (e qui a Roma ne abbiamo un nutrito campionario).
    Una norma simile non solo salverebbe i ciclisti da errori progettuali, permettendo loro di ignorare la pista, ma renderebbe misurabile l'effettiva utilità delle singole piste ciclopedonali: se le bici la percorrono, allora è utile, altrimenti sono soldi buttati e/o bisogna modificarla.

    Cicleppe :cicleppe:
     
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  2. enzo.m
     
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    qui a Roma ci vada il sindaco marino su quella sottospecie di percorsi di guerra che chiamano "piste ciclabili". in tutta sincerità, mi rifiuto di obbedire ad una regola idiota che mi mette in pericolo.
     
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  3. enzo.m
     
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    che poi il problema a Roma non si pone. l'ìart. 3 del codice della strada definisce "Pista ciclabile: parte longitudinale della strada, opportunamente delimitata, riservata alla circolazione dei velocipedi."
    Le piste ciclabili a Roma non sono delimitate opportunamente (tranne quella a Viale Angelico) e non sono riservate visto che ci possono passare anche i pedoni (non c'è segnale di divito). Quindi nonc'è obbligo a percorrerla in bici.
     
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  4. Cicleppe
     
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    Enzo, ti rendi conto che la tua è un'interpretazione del testo della legge?
    L'art. 182 comma 9 non parla di "pista ciclabile ai sensi dell'art 3, comma 1 del CdS". Dice solo "piste a loro riservate". ed una ciclopedonale in effetti è riservata ai ciclisti (e ai pedoni).
    Sfortunatamente l'interpretazione che conta non è la tua ma quella del giudice che di volta in volta esamina la cosa.

    Cicleppe :cicleppe:
     
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  5. enzo.m
     
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    non è una mia interpretazione, è la lingua italiana (e nelle leggi si scelgono parole ben precise proprio perché il significato sia il più possibile univoco).
    Il vocabolario Treccani riporta: "riservato agg. [part. pass. di riservare]. – 1. a. Di cosa, azione, o facoltà che viene serbata esclusivamente a determinate persone: posti r., che possono essere occupati soltanto da una certa persona o da una certa categoria di persone"
    IL vocabolario Garzanti riporta: "Riservato [...] 2. che è destinato a una determinata persona, che non si può cedere ad altri; 3. destinato a uno specifico uso o funzione".
    Nel caso specifico, visto che la legge parla di "velocipedi e "piste a loro riservate", è la stessa lingua italiana che indica che tali piste debbano essere ad uso esclusivo ditali velocipedi. In più l'art.3 comma 39 definisce: "39) Pista ciclabile: parte longitudinale della strada, opportunamente delimitata, riservata alla circolazione dei velocipedi.", ossia niente pedoni. Quindi la possibilità che sulle stesse piste sia consentita la circolazione di pedoni ne annulla l'esclusività d'uso e le rende non più riservate. Motivo per cui non ho l'obbligo di percorrerle.
    Non è interpretazione, e scritto chiaro e preciso, a meno che il ministero dei trasporti non abbia giurisdizione anche sulla lingua italiana. ;)
     
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  6. Wilbert
     
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    Per come la interpreto io, il ciclista ha l'obligo di andare sulla ciclabile ove possibile, e ciò incorpora sia la ciclabile ad uso esclusivo dei velocipedi, sia la ciclabile mista per pedoni e velocipedi. Altra cosa che ho notato fare praticamente a nessuno, è il fatto che ad ogni incrocio, quando si attraversano le strisce pedonali (quelle per i pedoni) nessun ciclista scende dalla bicicletta per condurre a mano il velocipede. Io da quando mi hanno messo sotto sulle strisce, stando però in sella, ho imparato la lezione e mo scendo sempre, anceh quando le strisce pedonali servono da collegamento tra 2 tratti di pista ciclopedonale.
     
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5 replies since 17/8/2014, 08:46   1690 views
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