Questionario Mobility Manager

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  1. Spak64
     
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    Come ogni anno è arrivata la comunicazione di compilazione di un questionario, obbligatorio per legge, da parte del Mobility Manager dell'Azienda dove offro i miei servigi.

    Dopo averlo compilato mi sono sentito in dovere di fare alcune domande alla struttura preposta ed offrire il mio contributo e/o aiuto per implementare una diversa mobilità!
    Di seguito il testo della mia e-mail:
    Inviata: mercoledì 5 marzo 2014 ore 09:54

    "Salve,
    anche l’anno scorso ho compilato il questionario, più o meno uguale a quello di quest’anno, ma non ho notato comportamenti virtuosi innescati dall’Azienda.
    Anzi ai dirigenti e dipendenti sono state date come benefit auto sempre più grandi e di conseguenza inquinanti con costi di gestione sempre più alti.
    Il piazzale interno scoperto è sempre più affollato di auto private e non.
    Questo genera situazioni di grave pericolo per i dipendenti, ospiti ecc che in tale area si muovono a piedi.
    Il telelavoro non è stato e non è per niente incentivato anzi conosco colleghi ai quali è stato tolto perchè non più in possesso dei requisiti stabiliti dall’Azienda in maniera autonoma e secondo solo le proprie convenienze.
    Non mi pare che siano state implementate navette collettive e/o applicazioni informatiche interne che incentivano il car-pooling tra colleghi.
    Per non parlare della ciclabilità: tranne l’installazione della rastrelliera nel piazzale avvenuta ormai nel lontano 2011 nulla è stato realizzato!
    Nulla è stato fatto e/o comunicato ai tantissimi colleghi che avevano sottoscritto una petizione per avere a disposizione un piccolo spogliatoio, per chi vuole utilizzare la bicicletta per recarsi al lavoro, per cambiarsi e rinfrescarsi prima di iniziare l’orario di lavoro.
    Questa richiesta è stata consegnata a marzo 2012 al Dott. xxxxx xxxxxx presso la struttura RUR il quale avrebbe interessato la struttura di Risorse Umane Centrale che insieme a quella dell’immobiliare avrebbero verificato la fattibilità della richiesta.
    Non è stato creato un servizio interno di bike-sharing o car-sharing a disposizione dei dipendenti per piccoli spostamenti di servizio.
    A parte il risibile sconto di 9 EURO su 250 euro di abbonamento annuale al Tpl non è stato fatto nulla per incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici per il tragitto casa-lavoro-casa.
    A fronte di ciò descritto volevo sapere quali sono le azioni concrete che l’Azienda intende intraprendere a fronte dell’acquisizione ed elaborazione dei dati.
    Pronto ad avere qualsiasi confronto costruttivo sul tema,
    resto in attesa di un Vs gradito riscontro
    Buona giornata
    xxxx xxxxxxx"


    Ricevuta risposta.
    Peraltro, per i miei gusti, un pò troppo tempestiva (forse è una specie di risposta automatica?!?!?!), che mi è arrivata dal mobility manager.

    Buona lettura!

    Ricevuta risposta:mercoledì 05/03/2014 ore 10.16

    "Gentile xxxxxx,
    siamo convinti che il Suo interesse possa contribuire ad aumentare la consapevolezza che è importante diffondere una nuova cultura della mobilità sostenibile.
    Il delicato quanto complesso tema del miglioramento della mobilità costituisce una sfida comune per tutte le principali città e regioni europee.
    Tuttavia, in Italia tale tema non è ancora molto sentito e, spesso, assolutamente non considerato.
    Non è certo semplice operare un cambiamento modale nelle grandi realtà aziendali come quella di <azienda> dove si sta tentando di introdurre una nuova cultura della mobilità, per migliorare l’accessibilità al luogo di lavoro, diminuire il consumo di energia, l’inquinamento atmosferico ed acustico e le emissioni di gas serra (CO2), scoraggiando l'uso individuale dell'auto privata a favore di altri modi di trasporto collettivi, ecologici e non motorizzati.
    Spesso, per scarsa informazione, i dipendenti interpretano in modo erroneo i messaggi contenuti nelle iniziative di Mobility Management impedendo che altri diventino parte attiva di una nuova cultura della mobilità.
    Ma siamo fiduciosi che le attività di Mobility Management che l’Azienda ha avviato, con tutte le difficoltà del caso non percepibili da chi non opera direttamente sul tema, contribuiscano significativamente a che dipendenti come Lei apprezzino e sostengano l’impegno profuso dall’Azienda a beneficio dei suoi dipendenti e dell’intera collettività, al fine di contribuire tutti ad accrescere la consapevolezza che è importante diffondere una nuova cultura della mobilità sostenibile.
    L’Azienda, evidentemente, ha bisogno di risorse come Lei che -senza indugio- ha messo e metterebbe senz’altro a disposizione della comunità lavorativa la propria esperienza di attore protagonista della mobilità sostenibile.
    Nel ringraziarLa per il fattivo contributo, l’occasione è gradita per inviare cordiali saluti."



    parole....parole.....parole.....parole!!!

    Edited by bikediablo - 5/3/2014, 11:57
     
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    CITAZIONE (Spak64 @ 5/3/2014, 10:53) 
    Ricevuta risposta.
    Peraltro, per i miei gusti, un pò troppo tempestiva (forse è una specie di risposta automatica?!?!?!), che mi è arrivata dal mobility manager.

    Mi sa che hai ragione mi sa di risposta stereotipata già pronta...

    Però è anche vero che i sindacati (uno in particolare) aveva fatto un manifesto (con tanto di stereotipata foto di fantozzi in bici) prendendo in giro la promozione dell'uso della bici che era stato dal'azienda in occasione della European Mobility Week... forse sono rimasti scottati.

    marco
     
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  3. Spak64
     
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    Una collega ha posto una domanda al Mobility Manager:

    "Inviato: mercoledì 5 marzo 2014 ore 12:32
    Il mio “Abbonamento integrato annuale” Metrebus Roma scade il 31/03/2014.
    Faccio in tempo ad usufruire dello sconto di euro 9,00 riservato ai dipendenti? La rateizzazione non mi interessa.
    Cosa devo fare?
    Grazie.
    Buona giornata."


    La risposta:
    "Inviato: mercoledì 5 marzo 2014 ore 13:04
    Gentile Collega,
    le istruzioni operative per procedere all’acquisto agevolato degli abbonamenti al TPL verranno pubblicati integralmente, a breve termine, sui canali istituzionali di Comunicazione Interna.
    Ad ogni buon conto, in via anticipata, si informa che le domande devono pervenire, secondo le modalità previste dalle istruzioni operative che verranno pubblicate, entro e non oltre il giorno 30 dei tre mesi precedenti la data desiderata di inizio validità dell’abbonamento richiesto (es. per un abbonamento con inizio validità 1° luglio, le richieste dovranno pervenire entro e non oltre il 30 marzo).
    Nel Suo caso, per poter usufruire dei vantaggi della campagna nuovo/rinnovo abbonamenti (sconto e rateizzazione), potrà scegliere di acquistare temporaneamente abbonamenti mensili, fino alla prima data utile.
    Cordiali saluti."


    Secondo calcoli la collega dovrebbe spendere circa 42 euro in più (14,17 euro del mensile in più al mese rispetto all'annuale) per poter accedere ai 9 euro di sconto!! :cry:
     
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    CITAZIONE (Spak64 @ 5/3/2014, 14:00) 
    Secondo calcoli la collega dovrebbe spendere circa 42 euro in più (14,17 euro del mensile in più al mese rispetto all'annuale) per poter accedere ai 9 euro di sconto!! :cry:

    Ma posso dire che è parimenti penoso (senza offesa)
    che si proponga uno sconto di 9 euro annui (su 250)
    e che qualcuno chieda di usufruirne ?

    Già normalmente se nello stesso nucleo famigliare due o più fanno l'abbonamento
    il primo paga il normale (250 euro) gli altri del nucleo pagano "solo" 225 euro.

    Ovviamente questa discussione ha senso solo se parliamo di intermodalità mezzi + bici
    altrimenti siamo OT :P

    marco
     
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  5. Rument@
     
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    E' amaro constatare che la figura del mobility manager sia solo una scusa per dare uno stipendio (immagino almeno rispettabile) a fronte di zero lavoro.

    La consueta toppa aziendale che permette all'azienda di vantarsi "abbiamo un mobiliti menager, abbiamo messo gli stalli per le bici, incoraggiamento l'uso dei mezzi offrendo un incentivo economico sull'acquisto dell'abbonamento e abbiamo acquistato, come auto aziendali, solo veicoli ibridi di ultima generazione a bassissime emissione complessive (approfittando dei contributi ad hoc per incidere ancor meno sul bilancio)".

    Fuffa, fuffa, fuffa. A nessuna azienda interessano queste cose. Se interessassero incoraggerebbero (non oso dire incentiverebbero perché è fantascienza) il ricorso al telelavoro, grazie al quale potrebbero liberare l'80% delle scrivanie (e di conseguanza l'80% di macchine in strada/gente sui bus e bla bla bla).

    Personalmente, e mi perdonerete, trovo che la richiesta di un locale "spogliatoio" sia un po' avveneristica (da me lo è stato chiedere uno stallo per le bici, visto di ciclomobilisti abituali nella mia sede siamo 4-5.

    Finché qualche istituzione non ammetterà la propria incapacità a gestire problemi come traffico, mobilità, qualità dell'aria delegando alle aziende l'obbligo di attuare procedure atte a diminuire sensibilmente il ricorso all'auto privata da parte dei lavoratori pena sanzioni, non saranno i mobilità manager (financo quelli, sempre che esistano, armati di buone intenzioni) a far la differenza.

    Il discorso è isomorfo a quello degli asili aziendali. E' dimostrato ormai ovunque che si tratta di un costo che genera una maggiore produttività nel lavoratore che ne usufruisce. Ma quante aziende di quelle grosse (vedi più o meno tutto il parastato o paraprivato) si sono mosse?
     
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4 replies since 5/3/2014, 10:49   196 views
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