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Rument@.
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in realtà è peggio per tutti.
Da uno studio che non ricordo più dove ho letto, l'uso della bici fa guadagnare 0,12 euro a chilometro alla collettività, mentre l'uso del mezzo privato impoverisce la collettività di 0,10 euro a chilometro.
Ovviamente si tratta di stime sulla qualità della vità e che vanno fatte, lette e trattate con ESTREMA ATTENZIONE, visto che cercando di rendere quantitativi aspetti qualitativi.
L'unico modo per incentivare l'uso delle bici è disincentivare l'uso dell'auto. Rendere i percorsi demenziali (Roma in questo è più di un passo avanti ), rendere impossibile o estremamente oneroso il parcheggio (qui, incredibile dictu, abbiamo ampi margini, ancora), dare la priorità di transito ai mezzi pubblici (ad esempio favorendo binari in sede protetta e/o corsie preferenziali e/o marciapiedi rispetto alle corsie per i mezzi privati).
Anche perché, altrimenti, più bici ci saranno più sarà conveniente lo spostamento in auto. Se ci pensate non è un paradosso, tante bici vuol dire meno auto in strada, meno traffico, più parcheggi vuoti, meno code e chi non preferirebbe viaggiare all'asciutto e velocemente e senza sudare, a quel punto?
Insomma, come per caschi, cinture o sigarette, occorre severità per far metabolizzare l'idea che nel XXI secolo, in condizioni di svorapopolazione e gravissimi problemi di qualità dell'aria, non possiamo più permetterci un uso dell'auto privata spensierato come 50 anni fa.
E questo prescinde poi da bicicletta sì, bicicletta no. Una riduzione (e un maggiore controllo) del traffico veicolare fa solo che bene alla mobilità leggera, al trasporto pubblico e ai pedoni..