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luisa codrluppi.
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Passo l'estate a Roma da 8 anni. Dampre vado in bici in quel tratto,efidando la prudenza, i vetri per terra, il puzzo di plastica bruciata, i fumi degli incendi ai bordi della pista, nella vegetazione. E da sempre rimango incredula che davvero questa situazione non interessi a nessuno. Ho scritto più volte al comune, ad associazioni di ciclisti, per vedere, negli anni, solo peggioramenti. Sono felice che ci si muova, sono convinta che in qualsiasi capitale europea (ma anche città comune) sarebbero intervenuti ben prima comitati di cittadini, associazioni ambientaliste, gruppi di quartiere con denunce sui quotidiani, manifestazioni, proteste pubbliche. Spero molto che l indignazione si allarghi. Spero che l'estate prossima potrò andare in bici a Roma senza dover maledire la mia scelta. Buon lavoro! .