Cicloevoluzione senza parcheggi

riflessioni

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  1. kiercardo
     
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    Riuscivo a sviluppare velocità sostenute perché ero in discesa ed ero libero di sudare ;)
    Per fare un esempio sciocco: con la pieghevole il tratto di Laurentina dalla stazione alla Colombo sarebbe un'impresa (faticherei molto di più), eppure sono solo 2 km di sali e scendi...
    Aggiungo: credo che a Roma arrivare al 10% di spostamenti in bici possa essere considerato un miracolo, e per questo miracolo non credo siano richiesti ingenti investimenti in rastrelliere e parcheggi vari :)
     
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  2. spicca
     
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    pero' sembra che anche far mettere le sole rastrelliere per parcheggiare sia un problema ...... io in giro non ne vedo nessuna , non riesco proprio a capire la giunta " ALEDANNO " cosa abbia fatto in questi ultimi anni
     
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  3.  
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    qui fut tout, et qui ne fut rien

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    CITAZIONE (kiercardo @ 6/2/2013, 11:48) 
    Riuscivo a sviluppare velocità sostenute perché ero in discesa ed ero libero di sudare ;)
    Per fare un esempio sciocco: con la pieghevole il tratto di Laurentina dalla stazione alla Colombo sarebbe un'impresa (faticherei molto di più), eppure sono solo 2 km di sali e scendi...

    oh signur come siamo delicati !
    Ma come io con la due marce ed il mio fisicaccio ce la faccio e
    tu che hai un fisico alla "pantani" con la tre marce non ce la fai e sudi ?
    :ph34r: :P


    CITAZIONE (kiercardo @ 6/2/2013, 11:48) 
    Aggiungo: credo che a Roma arrivare al 10% di spostamenti in bici possa essere considerato un miracolo, e per questo miracolo non credo siano richiesti ingenti investimenti in rastrelliere e parcheggi vari :)

    Io invece credo che molto dello sforzo sia "mentale" e "di tasca",
    mentale perchè non immagino che gente che sta tra 2 e 5 Km dall'ufficio preferisca prendere i mezzi e metterci di più;
    di tasca perchè non tutti hanno una bici pedalabile (in cantina spesso ci sono ferrivecchi) e non vogliono spendere soldi prima di sapere di potercela fare.

    Il parcheggio è fondamentale, ma come dicevo non si può attendere che la città sia parcheggiabile per iniziare a cambiare.

    marco
     
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  4. kiercardo
     
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    CITAZIONE (bikediablo @ 7/2/2013, 13:26) 
    CITAZIONE (kiercardo @ 6/2/2013, 11:48) 
    Riuscivo a sviluppare velocità sostenute perché ero in discesa ed ero libero di sudare ;)
    Per fare un esempio sciocco: con la pieghevole il tratto di Laurentina dalla stazione alla Colombo sarebbe un'impresa (faticherei molto di più), eppure sono solo 2 km di sali e scendi...

    oh signur come siamo delicati !
    Ma come io con la due marce ed il mio fisicaccio ce la faccio e
    tu che hai un fisico alla "pantani" con la tre marce non ce la fai e sudi ?
    :ph34r: :P

    Non voglio far passare il messaggio "bici=abbigliamento tecnico e fatica", quindi evito attentamente percorsi che non potrei fare tenendo una certa eleganza U.U (ed è anche per questo che con la pieghevole ci vado anche in autobus)



    CITAZIONE (kiercardo @ 6/2/2013, 11:48) 
    Aggiungo: credo che a Roma arrivare al 10% di spostamenti in bici possa essere considerato un miracolo, e per questo miracolo non credo siano richiesti ingenti investimenti in rastrelliere e parcheggi vari :)

    Io invece credo che molto dello sforzo sia "mentale" e "di tasca",
    mentale perchè non immagino che gente che sta tra 2 e 5 Km dall'ufficio preferisca prendere i mezzi e metterci di più;
    di tasca perchè non tutti hanno una bici pedalabile (in cantina spesso ci sono ferrivecchi) e non vogliono spendere soldi prima di sapere di potercela fare.

    Il parcheggio è fondamentale, ma come dicevo non si può attendere che la città sia parcheggiabile per iniziare a cambiare.

    marco

    [/QUOTE]

    Dai 2 ai 5 km qualsiasi bici con ruote gonfie, catena ingrassata ed almeno un freno funzionante può farcela, molti uffici poi hanno i parcheggi interni (e sorvegliati)... Quindi : SEPOFFÀ
     
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  5. tenghetenghe
     
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    Uso la pieghevole più spesso per percorso diretto piuttosto che intermodale. Tano è che qualche amico mi chiedeva se la pieghevole avesse senso.
    Al momento potrei anche parcheggiare nel giardinetto chiuso del mio ufficio quindi anche la motivazione del furto cade, in effetti la scusa buone è la pioggia perchè una pieghevole mi permette di scegliere di usare l'intermodalità.

    In molte situazioni che vedo in giro la bici non ha un solo passeggero: bimbi a bordo molti, qualcuno anche a rimorchio con varie soluzioni. Oltre un buon numero di pieghevoli di tutti i tipi, foggia e dimensione, vedo molto elettrico.

    Vedo molti uffici e molti negozi (di cui 1 fa anche il 5% di sconto se vai in bici!!) che hanno le rastrelliere purtroppo quelle basse ma vedo diverse bici attaccate.

    Quindi credo che ora come ora sia indiscutibile anche d'inverno le persone usano la bici come mezzo di trasporto ATTIVO.

    Che serve una soluzione contro il furto prima della pista ciclabile. Questo era nei piani disattesi e rimane nel piano quadro. Senza questo importante passo non avremo un aumento di bici in giro. Ad esempio ora si rifarà una serie di parcheggi a Roma Termini, ma lì come in tutte le stazioni dovrebbe esserci lo spazio parcheggio bici con telecamera e/o con spazi chiusi (da affittare) o negozi come Lastazionedellabicicletta che ti fanno da riparazione o da custode anche per il weekend. (una mia collega ora usa treno+bici ma pensate a metro+bici o autobus+bici).

    Il bike sharing potrebbe essere una soluzione per chi da alcuni punti del TPL (trasporto pubblico locale) debba andare in posti di grande affluenza esempio stazioni FS o metro verso centro, ministeri, università, teatri ... per trovare questi posti basta trovare ammassi di moto parcheggiate su marciapiedi o passaggi pedonali.

    Tutto questo sempre prima delle ciclabili. O meglio come ho proposto spesso fare 2 tipi di ciclabili 'leggere' con poca spesa che servano più per aiutare la percezione del trasporto attivo in bici: marciapiedi più larghi di 3 metri usare 60 cm per ciclabile (preservando marciapiede da parcheggi e tavolini e ambulanti legali o meno) e strade con divieto di fermata con ciclabile di 60/80cm su strada (per preservare tale divieto da auto in sosta definitiva o per un minutino). Certo poi che servirebbe per la sicurezza di tutti il controllo dei vigili che se non sanzionatorio (non facessero multe ma facessero rispettare le regole), almeno permettesse di non avere situazioni da far west continuo ovunque. In questo servirebbe una campagna di BUONA EDUCAZIONE contro la PREVARICAZIONE corrente.

    In tutto ciò pieghevoli o meno è discorso secondario, che dipende da diversi fattori, perchè come non ha senso rifare la viabilità, non ha senso rifare il parco bici. Servono degli investimenti, ma stiamo parlando di centinaia di Euro contro decine di migliaia (se non milioni).

    Purtroppo tali priorità sono diverse da quelle proposte da altri: Zone 30, parcheggio nel condominio, ciclabili a quintali, etc. etc. Se volete leggete sia il Libro Rosso che il Piano Quadro. Mi ritrovo più nel secondo anche se nel primo la giornata del Bike to Work Day viene presentata come esempio di 'comunicazione' e noi la proponiamo da tempo ...

    Ben vengano queste discussioni, ma mi piacerebbero che finissero con un compromesso, un avvicinamento, non con il rimanere ognuno con le sue idee, altrimenti non faremo mai un serio passo avanti.
    Comunque sempre meglio un uovo oggi che una gallina domani e vedere il bicchiere mezzo pieno ora che nel futuro avere una bottiglia. Vorrei che questo poco oggi però fosse il meglio che si possa avere e non una cosa raffazzonata.

    Da tempo chiedo un confronto su cosa effettivamente si vuole prima di chiedere azioni a politici/politicanti/pseudo-amministratori ma questo confronto non si riesce a fare per vari motivi e questo rimanere divisi chi a fare denunce, chi a scrivere libri, chi a fare articoli contro tutti, chi a far riparare piste che poi si usano solo la domenica, chi a prendere soldi in quanto associazione xyz, chi a prendere contributi per collaborazioni, chi a volere forzare gli altri a non organizzarsi ... ecco che alla fine siamo in balia di Legambiente, FIAB, associazioni sportive o locali che non sono riuscite in decine di anni a far nulla e che forse faranno sprecare anche questo momento favorevole. Nota di colore spesso chi parla non ci va neppure in bici tutti i giorni. Per fortuna che le persone vedono che sepoffà ...

    Buona pedalata

    ML
     
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  6. Spak64
     
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    CITAZIONE (tenghetenghe @ 9/2/2013, 13:55) 
    Uso la pieghevole più spesso per percorso diretto piuttosto che intermodale. Tano è che qualche amico mi chiedeva se la pieghevole avesse senso.
    Al momento potrei anche parcheggiare nel giardinetto chiuso del mio ufficio quindi anche la motivazione del furto cade, in effetti la scusa buone è la pioggia perchè una pieghevole mi permette di scegliere di usare l'intermodalità.

    In molte situazioni che vedo in giro la bici non ha un solo passeggero: bimbi a bordo molti, qualcuno anche a rimorchio con varie soluzioni. Oltre un buon numero di pieghevoli di tutti i tipi, foggia e dimensione, vedo molto elettrico.

    Vedo molti uffici e molti negozi (di cui 1 fa anche il 5% di sconto se vai in bici!!) che hanno le rastrelliere purtroppo quelle basse ma vedo diverse bici attaccate.

    Quindi credo che ora come ora sia indiscutibile anche d'inverno le persone usano la bici come mezzo di trasporto ATTIVO.

    Che serve una soluzione contro il furto prima della pista ciclabile. Questo era nei piani disattesi e rimane nel piano quadro. Senza questo importante passo non avremo un aumento di bici in giro. Ad esempio ora si rifarà una serie di parcheggi a Roma Termini, ma lì come in tutte le stazioni dovrebbe esserci lo spazio parcheggio bici con telecamera e/o con spazi chiusi (da affittare) o negozi come Lastazionedellabicicletta che ti fanno da riparazione o da custode anche per il weekend. (una mia collega ora usa treno+bici ma pensate a metro+bici o autobus+bici).

    Il bike sharing potrebbe essere una soluzione per chi da alcuni punti del TPL (trasporto pubblico locale) debba andare in posti di grande affluenza esempio stazioni FS o metro verso centro, ministeri, università, teatri ... per trovare questi posti basta trovare ammassi di moto parcheggiate su marciapiedi o passaggi pedonali.

    Tutto questo sempre prima delle ciclabili. O meglio come ho proposto spesso fare 2 tipi di ciclabili 'leggere' con poca spesa che servano più per aiutare la percezione del trasporto attivo in bici: marciapiedi più larghi di 3 metri usare 60 cm per ciclabile (preservando marciapiede da parcheggi e tavolini e ambulanti legali o meno) e strade con divieto di fermata con ciclabile di 60/80cm su strada (per preservare tale divieto da auto in sosta definitiva o per un minutino). Certo poi che servirebbe per la sicurezza di tutti il controllo dei vigili che se non sanzionatorio (non facessero multe ma facessero rispettare le regole), almeno permettesse di non avere situazioni da far west continuo ovunque. In questo servirebbe una campagna di BUONA EDUCAZIONE contro la PREVARICAZIONE corrente.

    In tutto ciò pieghevoli o meno è discorso secondario, che dipende da diversi fattori, perchè come non ha senso rifare la viabilità, non ha senso rifare il parco bici. Servono degli investimenti, ma stiamo parlando di centinaia di Euro contro decine di migliaia (se non milioni).

    Purtroppo tali priorità sono diverse da quelle proposte da altri: Zone 30, parcheggio nel condominio, ciclabili a quintali, etc. etc. Se volete leggete sia il Libro Rosso che il Piano Quadro. Mi ritrovo più nel secondo anche se nel primo la giornata del Bike to Work Day viene presentata come esempio di 'comunicazione' e noi la proponiamo da tempo ...

    Ben vengano queste discussioni, ma mi piacerebbero che finissero con un compromesso, un avvicinamento, non con il rimanere ognuno con le sue idee, altrimenti non faremo mai un serio passo avanti.
    Comunque sempre meglio un uovo oggi che una gallina domani e vedere il bicchiere mezzo pieno ora che nel futuro avere una bottiglia. Vorrei che questo poco oggi però fosse il meglio che si possa avere e non una cosa raffazzonata.

    Da tempo chiedo un confronto su cosa effettivamente si vuole prima di chiedere azioni a politici/politicanti/pseudo-amministratori ma questo confronto non si riesce a fare per vari motivi e questo rimanere divisi chi a fare denunce, chi a scrivere libri, chi a fare articoli contro tutti, chi a far riparare piste che poi si usano solo la domenica, chi a prendere soldi in quanto associazione xyz, chi a prendere contributi per collaborazioni, chi a volere forzare gli altri a non organizzarsi ... ecco che alla fine siamo in balia di Legambiente, FIAB, associazioni sportive o locali che non sono riuscite in decine di anni a far nulla e che forse faranno sprecare anche questo momento favorevole. Nota di colore spesso chi parla non ci va neppure in bici tutti i giorni. Per fortuna che le persone vedono che sepoffà ...

    Buona pedalata

    ML

    concordo in tutto!!

    ma non aspettiamoci questo dai "politici" aderenti ai "partiti" attuali sovvenzionati e finanziati dalle varie lobby (cemento e petrolio), multinaziuonali e banche!!

    Edited by Spak64 - 10/2/2013, 13:07
     
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  7. kiercardo
     
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    ^Concordo con tenghetenghe anch'io
     
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    CITAZIONE (tenghetenghe @ 9/2/2013, 13:55) 
    In molte situazioni che vedo in giro la bici non ha un solo passeggero: bimbi a bordo molti, qualcuno anche a rimorchio con varie soluzioni. Oltre un buon numero di pieghevoli di tutti i tipi, foggia e dimensione, vedo molto elettrico.

    Secondo me vi siete un po' fermati sul concetto bici pieghevole per tutti, quello che intendevo, se non mi sono spiegato bene, è che se invece di attendere la creazione di posti bici, sfatando quindi qualche alibi, si iniziasse ad avere comunque un maggiore uso della bicicletta.
    Dopotutto anche chi sceglie uno scooter o un'automobile, sceglie in base alla necessità, distanza, frequenza d'uso, disponibilità di parcheggi ecc., perchè dovrebbe essere diverso ? :-)
    Questo non significa che tutti debbono andare in pieghevole, ci sono casi appunto di persone che accompagnano i bambini o hanno bisogno di portapacchi per trasportare roba, ma per ora rappresentano ancora un'eccezione,
    a causa del fatto che la maggior parte ancora non "vede" la bici nemmeno per il trasporto individuale.
    Insomma la pieghevole come Cavallo di Troia.

    CITAZIONE (tenghetenghe @ 9/2/2013, 13:55) 
    Ben vengano queste discussioni, ma mi piacerebbero che finissero con un compromesso, un avvicinamento, non con il rimanere ognuno con le sue idee, altrimenti non faremo mai un serio passo avanti.
    Comunque sempre meglio un uovo oggi che una gallina domani e vedere il bicchiere mezzo pieno ora che nel futuro avere una bottiglia. Vorrei che questo poco oggi però fosse il meglio che si possa avere e non una cosa raffazzonata.

    E proprio perchè sono d'accordo sul non volere più cose raffazzonate, che in questo momento sembrano essere le sole che si riescono ad ottenere, che mi sono "permesso" di esternare una valutazione e se vuoi un auspicio. :alienff:

    CITAZIONE (tenghetenghe @ 9/2/2013, 13:55) 
    Da tempo chiedo un confronto su cosa effettivamente si vuole prima di chiedere azioni a politici/politicanti/pseudo-amministratori ma questo confronto non si riesce a fare per vari motivi e questo rimanere divisi chi a fare denunce, chi a scrivere libri, chi a fare articoli contro tutti, chi a far riparare piste che poi si usano solo la domenica, chi a prendere soldi in quanto associazione xyz, chi a prendere contributi per collaborazioni, chi a volere forzare gli altri a non organizzarsi ... ecco che alla fine siamo in balia di Legambiente, FIAB, associazioni sportive o locali che non sono riuscite in decine di anni a far nulla e che forse faranno sprecare anche questo momento favorevole.

    e qui entri un ginepraio. pensa che anche chi ci conosce di persona crede che io e te siamo in malafede,
    nonostante l'equidistanza da partiti, da movimenti ecc...

    CITAZIONE (tenghetenghe @ 9/2/2013, 13:55) 
    Nota di colore spesso chi parla non ci va neppure in bici tutti i giorni.

    sottoscrivo, potrebbe non essere un problema se poi non fossero fra i più intransigenti.

    marco
     
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    CITAZIONE (tenghetenghe @ 9/2/2013, 13:55) 
    Tutto questo sempre prima delle ciclabili. O meglio come ho proposto spesso fare 2 tipi di ciclabili 'leggere' con poca spesa che servano più per aiutare la percezione del trasporto attivo in bici: marciapiedi più larghi di 3 metri usare 60 cm per ciclabile (preservando marciapiede da parcheggi e tavolini e ambulanti legali o meno) e strade con divieto di fermata con ciclabile di 60/80cm su strada (per preservare tale divieto da auto in sosta definitiva o per un minutino). Certo poi che servirebbe per la sicurezza di tutti il controllo dei vigili che se non sanzionatorio (non facessero multe ma facessero rispettare le regole), almeno permettesse di non avere situazioni da far west continuo ovunque. In questo servirebbe una campagna di BUONA EDUCAZIONE contro la PREVARICAZIONE corrente.

    In tutto ciò pieghevoli o meno è discorso secondario, che dipende da diversi fattori, perchè come non ha senso rifare la viabilità, non ha senso rifare il parco bici. Servono degli investimenti, ma stiamo parlando di centinaia di Euro contro decine di migliaia (se non milioni).

    Purtroppo tali priorità sono diverse da quelle proposte da altri: Zone 30, parcheggio nel condominio, ciclabili a quintali, etc. etc. Se volete leggete sia il Libro Rosso che il Piano Quadro. Mi ritrovo più nel secondo anche se nel primo la giornata del Bike to Work Day viene presentata come esempio di 'comunicazione' e noi la proponiamo da tempo
    ...
    Da tempo chiedo un confronto su cosa effettivamente si vuole prima di chiedere azioni a politici/politicanti/pseudo-amministratori ma questo confronto non si riesce a fare per vari motivi e questo rimanere divisi chi a fare denunce, chi a scrivere libri, chi a fare articoli contro tutti, chi a far riparare piste che poi si usano solo la domenica, chi a prendere soldi in quanto associazione xyz, chi a prendere contributi per collaborazioni, chi a volere forzare gli altri a non organizzarsi ... ecco che alla fine siamo in balia di Legambiente, FIAB, associazioni sportive o locali che non sono riuscite in decine di anni a far nulla e che forse faranno sprecare anche questo momento favorevole.

    A questo proposito l'incontro di venerdì a Garbatella è stato illuminante, in particolar modo la presentazione di Dondé che fa pianificazione urbana di mestiere. Appena metterà on line il file power point lo linkerò qui (o magari tutta la presentazione, se l'hanno registrata). Ha presentato casi di studio di realizzazioni ciclabili in Italia e all'estero con tanto di analisi a monte e verifica dei risultati, e quello che è emerso in molti casi è risultato decisamente inatteso (p.e. la realizzazione di tre grandi piste ciclabili in sede propria a Madrid, che ha visto un aumento dei ciclisti nelle strade a ridosso di quelle su cui si è intervenuto ma NON sulle piste ciclabili, che al contrario sono state prese d'assalto dai pedoni...)
     
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    CITAZIONE (Marcopie @ 11/2/2013, 10:17) 
    A questo proposito l'incontro di venerdì a Garbatella è stato illuminante, in particolar modo la presentazione di Dondé che fa pianificazione urbana di mestiere. Appena metterà on line il file power point lo linkerò qui (o magari tutta la presentazione, se l'hanno registrata). Ha presentato casi di studio di realizzazioni ciclabili in Italia e all'estero con tanto di analisi a monte e verifica dei risultati, e quello che è emerso in molti casi è risultato decisamente inatteso (p.e. la realizzazione di tre grandi piste ciclabili in sede propria a Madrid, che ha visto un aumento dei ciclisti nelle strade a ridosso di quelle su cui si è intervenuto ma NON sulle piste ciclabili, che al contrario sono state prese d'assalto dai pedoni...)

    Mi farà piacere leggerlo, però, anche qui... se si leggesse un po' di pratica oltre alla teoria scoprirebbero che lo stesso accade con la dorsale colombo nel tratto fra via circonvallazione ostiense e via cilicia, o a Furio Camillo o altre piste che la gente non usa.
    Per carità che uno poi traduca l'osservazione in dati oggettivi e misurabili è fondamentale, ma come si è cercato
    di far capire anche grazie ai monitoraggi delle "nostre" piste ciclabili, l'esperienza non può essere che locale.

    marco
     
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    Secondo me si può imparare moltissimo dalle esperienze "altrui"... Dondé rimarcava come in Europa ormai si ragioni su due tipologie di ciclisti: il ciclista "lepre" e il ciclista "tartaruga", e di come sia pressoché impossibile predisporre sistemazioni in grado di accontentare entrambi. Altra cosa molto interessante riguarda le sistemazioni "in sede propria", ovvero ciclabili separate dalla sede stradale, in questo caso è vero che il rischio sul percorso si riduce, ma aumenta esponenzialmente quello connesso alle intersezioni viabili (incroci) perché il ciclista "in sede propria" rimane meno visibile agli automobilisti rispetto a quello che impegni la stessa sede stradale (per inciso, quando ho visto le slides con i disegni tecnici non ho potuto fare a meno di pensare che parevano una fotografia della famigerata ciclabile Nomentana...).

    Vabbé, molte altre cose ora non le ricordo... ho sollecitato il rilascio del materiale audio/video del convegno, poi magari ragioniamo su quello.
     
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