Mi si è rotto il telaio della Bottecchia pieghevole

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  1. tenghetenghe
     
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    Quasi allo scadere dei 2 anni di vita della mia pieghevole Bottecchia comprata con i primi incentivi del Min.Ambiente ho scoperto che il telaio proprio all'attaccatura del tubo della sella si era rotto. Un telaio in alluminio rotto vuol dire che non si può riparare. Ma come mai si è rotto il telaio? non dovrebbe essere solido? Cosa fare?
    Ho provato a contattare direttamente Bottecchia tramite segnalazione sul sito internet e mandando un'email al negozio dove avevo acquistato la bici.
    Ho mandato alcune foto in aggiunta alla mia email per dar modo loro di vedere il danno:

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    Il negoziante mi conferma che ha inviato la documentazione a Bottecchia e uno dei commerciali mi scrive che sarò contattato dai tecnici. Dopo qualche giorno (diciamo una decina di giorni) mi chiama un tecnico e mi dice che il telaio si è rotto perchè ho tenuto il canotto della sella in posizione troppo elevata. Ho replicato che la mia altezza è di 1,70 e che considerando anche di aver messo la sella in alto (mai oltre il segno del fine corsa!) sospetto che da qualche parte avrebbero dovuto avvisare che è una bicicletta solo per persone alte non più di 1,65.
    Mi propone di fare a i mezzi delle spese ovvero metà telaio per uno ... chiedo una email dove mi spiega questo e la cifra che dovrei pagare.
    Però insisto e faccio delle foto ulteriori al canotto della sella.
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    Giusto per capire dov'era il problema.
    In effetti se il canotto va più in alto di un certo punto, perde l'appoggio della canna del telaio e quindi viene a crearsi un fulcro proprio vicino alla saldatura (dove poco sopra si era spaccato il mio telaio). Però dai segni del canotto non credo di aver superato tale punto (non segnalato per altro!). Però è un problema provare dove tengo di solito la sella visto che per definizione la pieghevole abbassa e alza la sella ogni volta che la si pega ...

    Dopo altri giorni mi richiama e mi chiede di portare la bici dal negozio, dove provvederanno a spedirla a loro. Pieno di speranza per una soluzione ottimale appena posso la porto al negozio, dove non sono stati avvisati e quindi dopo un'ora riescono a ricostruire la storia e prendono la mia bici per spedirla.
    Dopo altri 10 giorni chiedo notizie ma mi dicono che Bottecchia è impegnata con il Giro D'Italia e altre gare e quindi non ha ancora visionato la bici.
    Altri giorni e poi mi arriva la chiamata del tecnico che conferma la diagnosi iniziale, dicendomi che sostituiranno il telaio in garanzia, ma devo assolutamente tenere la sella più in basso. Che avrebbero sostituito le altre parti su un nuoco telaio, ma avrei dovuto pagare le spese di montaggio e spedizione. Avrebbero fatto avere la fattura al negoziante.

    Devo dire che non ero pienamente d'accordo però almento avrei avuto una bici di nuovo funzionante.

    Dopo qualche altro giorno mi chiamano dal negozio per dirmi che era arrivata e che avrei dovuto pagare poco più di 100€. Di fatto lo sconto del Min.Ambiente era andato in fumo... ovvero avrei dovuto pagare il 30% del valore del prezzo di listino della bici solo per spese di spedizione e per montare sul telaio le mie parti residue: ruote, freni, manubrio movimento centrale cambio e catena.

    Ieri ho ripreso la bicicletta che ora ha in nuovo telaio bianco (la mia era oro) e mi hanno dato una nuova sella (in abbinamento di colore).
    L'ho rimessa in sesto (in effetti non avevano neanche sistemato bene i freni e ho dovuto rimontare il manubrio e fissare diversi dadi) ho visto che hanno cambiato almeno i fili dei freni.
    Ora di fatto ho una bici di aspetto nuovo con un'anima vecchia (devo ancora decidere se il movimento centrale è un cuore o un'anima o uno stomaco). Ci ho fatto un pò di sistemazioni varie e l'ho ripresa, cercando di trovare il punto 'Giusto' del Canotto. Ma credo che mi serva un consiglio e trovare un modo per segnarlo bene.

    Devo dire che mi sono interrogato sul senso di una garanzia sulle parti di una bicicletta durante questa vicenda. Come faccio a provare che il danno non è dovuto ad una mia incuria o un cattivo uso? Tolte le parti che si consumano cosa rimane di una bici in garanzia? Il telaio (però ecco che come nel mio caso ci sono poi le spese per sistemarlo che non riesco a capire se invece non sono per pagare il costo effettivo del telaio stesso?!?) o alcune aprti se si rompono entro pochi giorni, settimane o mesi dall'acquisto, ma dopo 2 anni?

    Devo anche dire che il negoziante mi ha offerto tutta l'assistenza del caso (e per questo lo ringrazio), ma rimango perplesso sul comportamento di Bottecchia e sulla costruzione della loro pieghevole. Potrebbe esserci un limite di peso? di Altezza? Lo dovrebbero dichiarare e segnare sul canotto molto attentamente il punto massimo di altezza (a proposito vedendo quello della pieghevole di Decathlon mi sembra molto ma molto poco utilizzabile il canotto che forniscono in dotazione per chi è veramente più alto di 1,65/1,70). Dicono che ne hanno vendute più di 2000, possibile che non ci siano stati casi analoghi in giro?

    Mi spiace dirlo però anche se tutto sommato nel giro di poco più di un mese ho di nuovo una bici pieghevole anche con nuovo attacco (più rapido) e nuovo colore, non credo che mi troverò ad acquistare in futuro una Botttecchia. Sono senz'altro bellissime bici, ma possono avere delle magagne nascoste che poi ti trovi a verificare sulla tua e alla fine o butti tutto o devi pagare come una bici di livello superiore ma rimanendo con un prodotto non valido con le tue esigenze/modalità di guida.

    ML

     
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  2. Mamaa
     
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    Ormai i grandi marchi di una volta non sono più sinonimo di qualità e professionalità. :(
     
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  3. Cicleppe
     
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    Non ho capito bene una cosa: c'è scritto da qualche parte (sulla bici, nelle istruzioni, sulla garanzia, tatuato sul polpaccio del negoziante... :blink: :lol: ) che la sella non doveva essere alzata sopra un preciso limite, e qual'era il limite?
    Se si e se tu non hai seguito le istruzioni è purtroppo colpa tua. Altrimenti ti devono ripagare il danno per intero. Questo fifty-fifty non lo capisco proprio.
    Inoltre, per come la vedo io, è la Bottecchia che deve provare che tu non abbia usato la bici correttamente, non il contrario.
    Ma non sono ne' un avvocato ne' un assicuratore. C'è qualcuno nel forum che possa chiarire con un minimo di cognizione di causa in materia?
    Hai provato a contattare un'associazione dei consumatori?
     
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    CITAZIONE (tenghetenghe @ 4/6/2011, 19:51) 
    ma rimango perplesso [...] e sulla costruzione della loro pieghevole. Potrebbe esserci un limite di peso? di Altezza? Lo dovrebbero dichiarare e segnare sul canotto molto attentamente il punto massimo di altezza (a proposito vedendo quello della pieghevole di Decathlon mi sembra molto ma molto poco utilizzabile il canotto che forniscono in dotazione per chi è veramente più alto di 1,65/1,70). Dicono che ne hanno vendute più di 2000, possibile che non ci siano stati casi analoghi in giro?

    Ho seguito il tuo tormentoso caso e come sai sono propenso a credere che il problema sia il fatto che molte bici, quasi tutte, NON sono progettate e costruite per l'uso quotidiano.
    In questi casi solo decathlon dichiara apertamente la modalità ed i limiti d'uso, a volte anche in modo troppo prudente, ed è l'unica (che io sappia che in caso di problemi ti sostituisce tutto rapidamente).

    Come sai anche io con la Biketowork ho avuto vicissitudini con sella, viteria del reggisella ecc.
    quando vai a negozio dicono "non è mai successo, nessuno si è mai lamentato" ettecredo fai un po' trenta
    km al giorno tutti i giorni sulle strade di Roma e poi mi dici quali sollecitazioni subisce.
    Però quando sono andato a comprarla in negozio e ho spiegato le mie esigenze e non mi hai dato retta,
    henno banalizzato "ma si figurati ci fanno i viaggi" pensando ad una fanfaronata.
    risultato ho rischiato almeno 3 volte di farmi male prima di far sostituire il reggisella prima e la sella poi.

    So che esistono normative europee per la costruzione delle biciclette ma non so se fra i requisiti c'e' anche il ciclismo urbano quotidiano, anche questo è un altro tema che andrebbe affrontato da un organismo che tuteli i ciclisti urbani... ma quando esisterà un tale organismo ?
     
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  5. Mamaa
     
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    Devo dire, allora, che sono stata fortunata col Cavalàs, bici urbana comprata al supermercato.
    Usata tutti i giorni per percorso casa-scuola-lavoro-scuola-casa + gite in Caffarella, sottoposta a sollecitazioni indicibili (vedi trasporto passeggero + zaino) e l'unico problema che mi ha dato dopo taaaanti chilometri e diversi anni è stato lo spallinamento del mozzo posteriore. L'ho fatto riparare e mi hanno detto che ancora non è necessario sostituirlo...

    Edited by Mamaa - 6/6/2011, 14:03
     
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  6. Cicleppe
     
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    CITAZIONE (bikediablo @ 5/6/2011, 19:57) 
    Ho seguito il tuo tormentoso caso e come sai sono propenso a credere che il problema sia il fatto che molte bici, quasi tutte, NON sono progettate e costruite per l'uso quotidiano. [...]

    Un mio collega mi racconta che, trovatosi in Olanda, è andato a comprarsi una bici. Una volta dal ciclista ne adocchia una simile alla mia (city, alluminio, entry level) e subito il ciclista gli fa notare: "Quella è delicata, questa invece ti dura sicuramente di più. Senti quanto pesa."
    Lì vanno in giro con bici da 20 kg e copertoni spessi mezzo centimetro. image
    Questo potrebbe anche spiegare il successo del Cavalàs. ;)
     
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  7. StefanoM68
     
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    CITAZIONE (Cicleppe @ 6/6/2011, 13:11) 
    CITAZIONE (bikediablo @ 5/6/2011, 19:57) 
    Ho seguito il tuo tormentoso caso e come sai sono propenso a credere che il problema sia il fatto che molte bici, quasi tutte, NON sono progettate e costruite per l'uso quotidiano. [...]

    Un mio collega mi racconta che, trovatosi in Olanda, è andato a comprarsi una bici. Una volta dal ciclista ne adocchia una simile alla mia (city, alluminio, entry level) e subito il ciclista gli fa notare: "Quella è delicata, questa invece ti dura sicuramente di più. Senti quanto pesa."
    Lì vanno in giro con bici da 20 kg e copertoni spessi mezzo centimetro. image
    Questo potrebbe anche spiegare il successo del Cavalàs. ;)

    Riquoto entrambi. La mia deca sarà più pesante ma ha un bel traliccione d'alluminio e le raccomandazioni sul libretto sono fin troppo prudenti. Rimessa sempre fuori sul balcone da quasi due anni, la verniciatura è sempre brillante, nessuna ossidazione, ha affrontanto anche sentieri da mtb quasi specialistica, mai una foratura grazie ai copertoni scolpiti 700x42. Faticherò di più ma almeno ho un carro armato sotto il sedere :applauso:
     
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  8. tenghetenghe
     
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    Domanda: quanti oltre a quelli che hanno acquistato da Dechatlon hanno un libretto di garanzia e/o di istruzioni?

    ML
     
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  9. ermagister
     
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    io per le 2 bottecchia prese da bbike per i miei figli (2007 e 2010) ho avuto libretto istruzioni e scontrino (valido per la garanzia)
     
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  10. Spak64
     
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    anch'io sia per la bianchi, presa per mia moglie e poi usata da me quasi tutti i giorni, e l'atala ibrida per città ho avuto sia il libretto di istruzioni che lo scontrino valido per la garanzia.
     
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    Mammifero Bipede

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    CITAZIONE (Cicleppe @ 6/6/2011, 13:11) 
    Lì vanno in giro con bici da 20 kg e copertoni spessi mezzo centimetro.

    sì, ma... l'Olanda è piatta (l'ho verificato di persona!).
     
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  12. StefanoM68
     
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    CITAZIONE (Marcopie @ 13/6/2011, 09:52) 
    CITAZIONE (Cicleppe @ 6/6/2011, 13:11) 
    Lì vanno in giro con bici da 20 kg e copertoni spessi mezzo centimetro.

    sì, ma... l'Olanda è piatta (l'ho verificato di persona!).

    A maggior ragione: se usano bici robuste per andare in piano figurati qui da noi a Roma che è un percorso di guerra ;)

    Comunque non è la fine del mondo. La mia con tutti gli accessori pesa 19 kg ma la sento un pò pesante solo quando ho la borsa col pc sul portapacchi e solo quando percorro una salita. In compenso ho un livello di allenamento niente male :D
     
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  13. Cicleppe
     
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    CITAZIONE (Marcopie @ 13/6/2011, 09:52) 
    CITAZIONE (Cicleppe @ 6/6/2011, 13:11) 
    Lì vanno in giro con bici da 20 kg e copertoni spessi mezzo centimetro.

    sì, ma... l'Olanda è piatta (l'ho verificato di persona!).

    Lo so anch'io. La stessa persona mi diceva che chi fa allenamento in BDC fa avanti e indietro sui cavalcavia per accumulare dislivello. Dev'essere una tristezza...

    Comunque anche a Roma pendenze sopra il 10% te le devi proprio cercare. Il resto, con 21 rapporti e un po' di abitudine, SEPOFFA'!
     
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  14. Cicleppe
     
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    CITAZIONE (Cicleppe @ 13/6/2011, 10:55) 
    CITAZIONE (Marcopie @ 13/6/2011, 09:52) 
    sì, ma... l'Olanda è piatta (l'ho verificato di persona!).

    Lo so anch'io. La stessa persona mi diceva che chi fa allenamento in BDC fa avanti e indietro sui cavalcavia per accumulare dislivello. Dev'essere una tristezza...

    Comunque anche a Roma pendenze sopra il 10% te le devi proprio cercare. Il resto, con 21 rapporti e un po' di abitudine, SEPOFFA'!

    Aggiungo che non c'è mica bisogno di andare troppo veloce, anzi è controproducente: proprio stamattina, per aver dato un'acceleratina e complice la discesa sulla Laurentina, mi sono perso i catarifrangenti su entrambe le ruote. :o: :blink:
     
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  15. StefanoM68
     
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    Comunque per tornare in tema, mi sembra veramente un caso fortuito e riferito solo ad una bici pieghevole che per sua struttura particolare, forse, dico forse, è maggiormente sollecitata quando il tubo della sella è alzato al massimo. Lasciamo stare la brompton che è leader del mercato. Voglio dire, non credo che una bici normale in alluminio sia così vulnerabile. Il mio collega che ha una bottecchia 800 e pesa 90 kg l'ha usata con me su un percorso parecchio accidentato e non ha accusato il minimo problema. Il telaio è fatto molto bene e pesa meno della mia deca.
     
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17 replies since 4/6/2011, 18:51   3044 views
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