info ciclabile monte mario - valle aurelia lungo fm3

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    qui fut tout, et qui ne fut rien

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    Grazie ad un messaggio di Spicca del 2005 su RomaPedala sono risalito all'Architetto (Valerio Albanese Ruffo) che dovrebbe averlo progettato e che lo descrive in parte su un documento in formato PDF che si trova sul sito delle ferrovie.

    "Il testo è una riformulazione redazionale dell’intervento pronunciato al Convegno e del documento scritto predisposto per il Convegno stesso."
    "Gli enti locali per una rete territoriale di greenways
    Studio di fattibilità per il recupero di un tratto urbano della linea Roma- Viterbo
    di Valerio Albanese Ruffo
    Architetto, membro di Ninfea Studio, consulente del Comune di Roma
    Ringrazio le Ferrovie dello Stato per aver dato al Comune di Roma – e a me personalmente come
    cittadino romano - la possibilità di studiare questo percorso estremamente affascinante. E’ un
    percorso che tocca quattro diverse tipologie del territorio metropolitano compreso tra le due grandi
    vie consolari romane, l’Aurelia e la Cassia: l’Agro romano; i quartieri periferici ancora in via di
    trasformazione e di riassetto, e appena ora ridefiniti nel Nuovo Piano Regolatore del Comune di
    Roma; la zona della “città consolidata”, cioè quella costruita tra gli anni ’50 e ’80; e il centro storico
    nell’area che da Monte Mario abbraccia Borgo Pio e il Vaticano.
    Il tema del mio intervento potrebbe intitolarsi: “Dal Parco del Santa Maria della Pietà al Colonnato
    del Bernini in Piazza S. Pietro. Un nuovo ingresso nel cuore verde e monumentale di Roma sino a
    Borgo Pio, utilizzando il vecchio sedime ferroviario della linea Roma-Cesano-Viterbo”.
    In realtà, è proprio così: in fondo si tratta di un nuovo ingresso nella città, che potrà utilizzare la
    ferrovia Roma-Viterbo, nel tratto tra le stazioni di Cesano e di Roma S. Pietro (che FS ha proceduto
    a raddoppiare tra il 1998 e il 2000 e oggi è ridenominato FM3), utilizzando anche il tratto interrato,
    lungo 5 chilometri, che unisce Monte Mario a Valle Aurelia e creando sopra la struttura del tratto
    coperto, un’area verde lineare di circa 7 ettari con annesso percorso ciclo-pedonale che arriva nel
    cuore di Roma. Ripeto, si potrà costituire, di fatto, un nuovo “Portale” di alto profilo paesistico che
    si insinuerà nella città storica attraverso una delle tipiche aree verdi di pregio che la Roma
    “radiocentrica” possiede, tra una via consolare e l’altra, così collegando la campagna romana e la
    zona periferica della città del quartiere “Trionfale alto” al Centro storico ed al bacino del Tevere.
    Abbiamo pensato ad un percorso ciclabile e pedonale che si snoderà per 5 o 6 Km. utilizzando il
    vecchio sedime ferroviario della tratta Roma-Cesano-Viterbo, e dunque collegando Monte Mario e
    il complesso del Santa Maria della Pietà con S. Pietro. Volendo coprire il tragitto di collegamento
    tra le suddette località in automobile, soprattutto al mattino quando il traffico è più intenso,
    occorrono ben 45/60 minuti; utilizzando la bicicletta, attraverso questo nuovo percorso, che
    presenta una pendenza sempre inferiore al 5%, occorreranno al massimo 20 minuti ad una andatura
    normale (15/18 Km./ora).
    Il percorso si compone di due tratte. La prima passa attraverso il Parco delle Formaci.
    Da Monte Mario, utilizzando la nuova copertura del tracciato ferroviario della FM3, si trovano,
    lungo il percorso, luoghi urbani che svolgono un ruolo sociale, culturale, ambientale e commerciale
    molto importante.
    Penso al complesso del Santa Maria della Pietà, inserito nel Parco ai primi del 900’, è stato fino a
    pochi anni fa il manicomio più grande d’Europa, ed è attualmente sede della Asl, di un albergo con
    ristorante e sala convegni, e si presume che ospiterà la futura sede del XIX Municipio e di alcune
    Facoltà Universitarie.
    Penso anche al Centro Sociale Anziani comunale “Monte Mario”, con 2000 iscritti (uno dei più
    grandi di Roma), all’Istituto Tecnico Industriale E. Fermi con una popolazione scolastica di circa
    2000 alunni, alla Stazione FM3 di Monte Mario, grande punto di snodo del trasporto pubblico.
    Proseguendo oltre la commercialissima Via di Torrevecchia, che collega la Via Trionfale alla Via
    Boccea, si arriva al Policlinico Gemelli e all’Università Cattolica, oltre la quale si affaccia una delle
    più belle vallate della tipica campagna romana di cui fa parte integrante il Parco del Pineto di Via
    Pineta Sacchetti. In questa zona è possibile ancora avvistare molte specie di uccelli stanziali e
    migratori, volpi, gufi, scoiattoli, gatti selvatici, greggi di pecore e cavalli allo stato brado.
    Sopravvivono in alcune aree anche boschi di roverelle, faggeti e salici selvatici.
    Verso Valle Aurelia, dopo aver superato il quartiere della Balduina, si intravedono le antiche
    Fornaci della Famiglia Torlonia e ciò che rimane dell’antico borgo operaio della fine del XIX
    secolo; quelle fornaci produssero milioni di laterizi per i restauri ed i completamenti ottocenteschi
    della Città del Vaticano.
    Infine si arriva alla Stazione di Valle Aurelia, importante nodo di scambio tra ferrovia e
    metropolitana.
    La seconda tratta passa per il Viadotto su Via Cipro e la Galleria sotto Monte Ciocci.
    Dalle pendici di Monte Mario si stacca un imponente Viadotto con arcate alte trenta metri in
    mattoncini prodotti nelle vicine fornaci, lungo circa 270 metri. Questa struttura ci permette di
    arrivare al colle del Vaticano, posto frontalmente a Monte Mario, chiamato (per via delle fornaci e
    dei mattoni) Monte Ciocci, su cui si eleva la Torretta di Porta Pertusa e l’ex Seminario Minore della
    Diocesi di Roma e davanti al quale corre l’Aurelia “Nova”, ottocentesca.
    Prima di entrare nella galleria che attraversa Monte Ciocci, anche essa costruita con mattoncini di
    cotto, vi sono due casaletti ferroviari ben conservati che insistono nell’area antistante il percorso
    sotterraneo.
    Dopo aver percorso la galleria antica lunga circa 190 metri, in ottimo stato di conservazione, prima
    di incontrare il nuovo tracciato della Roma-Cesano-Viterbo, troviamo un grande spazio rettangolare
    vuoto, attualmente coperto dal solaio del nuovo parcheggio su via Aurelia Nova (angolo Via Nicolò
    V), lungo circa 30 metri e largo 10, che potrà agevolmente permettere al percorso ciclabile e
    pedonale di risalire in superficie praticando una asola sul solaio stesso. Ciò fatto ci troveremo a
    quota 56 metri sul livello del mare, davanti all’incrocio tra l’Aurelia “Nova” e via Nicolò V, una
    strada molto larga e con ampi marciapiedi a destra e sinistra, contornata da bei palazzi tardo
    ottocenteschi o dei primi del 900’.
    Qui la pista percorrerà altri 150 metri per poi immettersi nel piazzale verde ove insiste il grande
    portale delle ferrovie della Città del Vaticano. Da qui si potrà scegliere se scendere lungo via della
    Stazione Vaticana e quindi verso Largo Porta Cavalleggeri e la Sala Nervi, oppure procedere in
    quota sul vecchio viadotto sino alla Stazione stessa, percorrendo la nuova Passeggiata del
    Gelsomino, allestita dal Comune di Roma per il Giubileo.
    Gli obiettivi che si potranno raggiungere con questo progetto sono:
    - recuperare da un punto di vista ambientale ed infrastrutturale un percorso cittadino di alto
    profilo paesistico e monumentale proponendo nuove prospettive e punti di vista collegando tra
    loro siti storici di eccezionale bellezza;
    - mettere in sicurezza i luoghi poc’anzi citati e attualmente incustoditi, promuovendo una
    cooperazione tra FS, Amministrazione comunale, provinciale e regionale, mondo del lavoro,
    cittadini, Associazioni e Terzo settore, per il controllo e la gestione del territorio, con progetti
    eco-compatibili e socialmente condivisi;
    - dotare la città di una tra le più belle ed utili piste ciclabili che arrivi nel cuore antico di Roma,
    creando possibilmente un sistema integrato di spostamento cittadino e sub urbano basato sul
    rapporto tra treno-bici-mezzo pubblico, alternativo al mezzo privato;
    - coinvolgere l’Amministrazione locale, il mondo del sociale, i cittadini e soprattutto i giovani e
    giovanissimi in un processo di informazione e formazione culturale basato sul rispetto
    dell’ambiente, lo sport, la socializzazione, la legalità, e sulla valorizzazione dei mezzi di
    spostamento alternativi all’automobile;
    - creare opportunità di lavoro per cooperative, associazioni, giovani che intendano gestire il
    percorso ciclabile e pedonale attuando un programma condiviso con FS e con
    l’Amministrazione comunale, che preveda l’implementazione anche di quelle attività di tipo
    commerciale compatibili con i luoghi e le comunità locali e con gli strumenti urbanistici
    vigenti, i cui introiti potranno permettere di accantonare e poi rinvestire fondi per la
    manutenzione dei luoghi e per la preparazione di eventi culturali e artistici.
    Per raggiungere questi obiettivi sono necessari una serie di interventi. Cito i più importanti:
     rilievo accurato e stesura dei dati morfologici delle aree interessate;
     studio del paesaggio;
     incontri e confronto con le comunità locali, Amministrazione Comunale, FS;
     studio dei colori e dei materiali;
     tavolo di progettazione concordato con il Dipartimenti delle Politiche per l’Ambiente del
    Comune di Roma e le Soprintendenze preposte alla tutela dei vincoli;
     piano di gestione e confronto tra FS, Imprese sociali e Comune di Roma;
     progettazione esecutiva ed approvazione del Piano di gestione culturale, sociale, commerciale;
     Piano della sicurezza, da concordare con il Dipartimento delle Sicurezza urbana del Comune di
    Roma.
    Aggiungo che il Comune di Roma sta già investendo in quest’area in più direzioni. In particolare lo
    sta facendo per consentire a tutti i cittadini della zona prospiciente la Città del Vaticano, di
    utilizzare la Stazione del Vaticano, fatta espressamente per l’affluenza dei pellegrini del Giubileo
    del 2000 e, per complessi motivi, attualmente poco raggiungibile da chi vive o si sposta in loco. Ma
    sta, per esempio, investendo anche per la realizzazione del parco delle Fornaci.
    Quanto ai costi del percorso pedonale e ciclabile di circa 6 chilometri, abbiamo calcolato che si
    tratterebbe di 350.000 euro
    , a cui dobbiamo aggiungere circa 150.000 euro di spesa del Comune di
    Roma per la risistemazione dell’accesso al Vaticano creato appositamente per il Giubileo. Non è un
    costo lieve, ma credo davvero che ne valga la pena."

    Un'ottima fonte di informazioni è SkyScraperCity, ma bisogna loggarsi e chiedere, prova a chiedere li:
    www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1331155&page=16

    e comunque un sopralluogo non sarebbe male, ma come farlo ?

    marco
     
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102 replies since 23/3/2011, 16:14   7396 views
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