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mistermagoo.
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Ciao tutti, volevo inserire una riflessione sulla "zone 30". (non so se sia questo il posto giusto, perdonami Marco!).
Qualcuno ha mai percorso la parte di Viale degli Ammiragli (zona Balduina) che scende da via Simone Simoni a via Anastasio II / via Cipro?
Qualche anno fa sono stati fatti dei lavori sia sulla sede stradale che sui giardinetti tra le 2 carreggiate, realizzando un sistema di dossi a mio avviso particolarmente efficace per limitare la velocità delle auto senza incorrere nelle ire dei motorizzati.
Al posto delle solite cunette spacca-sospensioni (e ahimè, anche spacca-schiena dei ciclisti nella stragrande maggioranza dei casi) ci sono dei cunettoni piuttosto lunghi e alti, perfettamente raccordati con la strada. Anzi, si direbbe che l'asfalto sia stato steso sopra i bozzi.
La sensazione che si prova passandoci sopra ricorda è abbstanza "marina", nel senso che sembra di passare con una barca sulle onde e non è affatto male!
Non ho mai incontrato niente di simile da altre parti, ma se si è trattato di un esperimento, mi meraviglio del fatto che non sia stato ripetuto in altre zone, perchè a mio avviso mi sembra ottimamente riuscito.
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tenghetenghe.
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Si ci sono stato cercando un passaggio da Villa Pamphili per raccordarmi al GSA (verso il LungoTevere)
Ora ci sono anche tra Vallerano e Trigoria e anche ad Ostia proprio negli attraversamenti pedonali (anche quelli in corrispondenza della ciclabile).
Quelli piccoli neri e gialli sono sicuramente al limite della Zona 30 del Pigneto. Sulla strada dell'Agrario che mi ha fatto scoprire quest'estate il buon magister ci sono quelli in cemento rivestiti d'asfalto.
E' l'unico modo per far andare le auto realmente piano.
C'è dalle parti di Catanzaro una rotonda dove ogni accesso è preceduto da attraversamento pedonale altezza marciapiede. Questo sarebbe un ottimo modo per far ridurre la velocità.
ML
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mistermagoo.
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Alla continua ricerca di zonetrenta il nostro inviato ha scovato una nuova esaltante iniziativa del comunederoma che certamente aumenterà il lustro e la credibilità di queta amministrazione: L'OLIMPICA A TRENTALL'ORA.
E noto da tempo che la via di scorrimento a nord della città, comunemente nota come "Olimpica", ha un limite massimo di velocità di 70 km/h per gli autoveicoli e le moto, essendo proibita su di essa la circolazione di ciclomotori, bici e monopattini. C'è anche un'indicazione minima di 40 km/h.
Percorrendo però via del Foro Italico (questo il nome ufficiale della strada) verso lo stadio, le cose cambiano.
Poco prima dello stadio infatti, il limite scende correttamente a 50.
E dal semforo in poi (nota per i ciclisti assatanati: a destra parte la fantastica salita del K2!) li limite si riduce a 30 km orari.
La severità della norma è enfatizzata dalla numerosa presenza di cartelli.
La strada è in discesa e non ci sono incroci o passaggi pedonali.
Il fondo è buono e non presenta apparentemente rischi.
Solo alla fine della discesa il cartello sciogli-limiti (scusate la qualità dell'immagine, scattata probabilmente a velocità eccessiva).
La domanda sorge spontanea: perchè imporre un limite tanto basso in un tratto dove ci si deve applicare con attenzione per costringere il proprio veicolo a rispettarlo, foss'anche una proibitissima bicicletta?
Forse per tutelare la presenza di auto abusivamente parcheggiate in occasione delle partite di calcio e proteggere il cammino dei tifosi? Suona strano un limite utile solo per un paio di giorni alla settimana.
C'è forse il rischio di smottamenti del costone a destra o di caduta di rami dagli alberi? Strano anche questo, dato che la parte di parco sovrastante la strada fa parte di Villa Madama. Residenza solitamente utilizzata dal Governo Italiano in occasioni ufficiali come visite di Capi di Stato o presentazione di giovanissime fidanzatine partenopee.
Rientrando tra i palazzi l'attenzione va ad un cartello intravisto anche all'inizio della zonatrenta, di cui purtroppo non abbiamo documentazione fotografica:
Tutto si spiega!
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Trentall'ora |
